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6 consigli preziosi per iniziare a fare enduro in moto

09/09/2022
Lisa Cavalli
Pubblicato in: ,

Ci sono un sacco di luoghi comuni legati all’enduro, come il problema dell’altezza sella. Quando ci si avvicina ad una nuova disciplina e si superano i preconcetti, abbiamo alcuni “problemi” da affrontare: si può iniziare ad andare fuoristrada a qualunque età? Quale abbigliamento si deve acquistare? Che moto prendere se si è neofita? A tutte queste domande ci ha risposto in una diretta nella community di MissBiker, Davide Rota, presidente di CER Lombardia ed endurista. 

1. L’età non conta se vuoi fare enduro

Tra gli enduristi troviamo sia i bambini di 4-5 anni, spesso avvicinati a questa disciplina dai genitori già appassionati, sia le persone di 50, 60, 70 anni. Ovviamente l’età anagrafica andrà a influire sulle prestazioni e sulla tipologia di percorsi che si vorranno affrontare.
La prima cosa quindi da rammentare è: non farti scoraggiare dall’età, finché il fisico risponde in modo adeguato puoi salire in sella e girare con una moto tassellata.

2. Il primo passo è un corso

Farsi insegnare dall’amico o dal compagno può sembrare più semplice ed economico che fare un corso. Ma il suggerimento, come per la strada, è fare un corso base, magari proprio di avviamento all’enduro (come questo).
Potrai così essere coperta da un’assicurazione, essere seguita da professionisti che ti guideranno passo passo, in molti casi avere una moto a noleggio, abbigliamento protettivo e provare ad avvicinarti a questa disciplina. Una scuola specializzata, inoltre, ti dà tutti gli strumenti per poter iniziare e garantisce di imparare per gradi la giusta tecnica, facendoti divertire e limitando i rischi.

3. Non farti ingannare dall’altezza della sella

Iniziamo dallo spiegare perché le moto da enduro sono alte. Queste moto devono andare a superare tutte le asperità del terreno e devono evitare ogni possibile contatto tra la struttura del telaio e l’ostacolo che stiamo andando a superare. 
Ci sono vari tipi di moto da enduro:

  • quelle che possiamo definire da “moto alpinismo” come ad esempio la Beta Alp o la KTM Freeride. Si tratta delle moto più basse tra quelle da enduro.
  • quelle “racing” che possono essere di varie marche e che vediamo nelle competizioni. Qui l’altezza è più elevata.

Ci sono degli accorgimenti per ridurre quella che è l’altezza della sella da terra.

  • Il più economico è quello di andare ad asportare 2-3 cm dell’imbottitura della sella. Questo stratagemma consente, almeno nelle prime fasi di apprendimento, di avere una maggior sicurezza perché sarà possibile toccare con uno o due piedi a terra quando ci si ferma.
  • Un’altra modifica che può esser fatta è un po’ più invasiva e da far effettuare presso officine specializzate. Consiste nel far sfilare di circa 5 mm (fino a 1 cm) gli steli delle forcelle anteriori e di effettuare una modifica nel mono ammortizzatore riducendo la corsa del pistone interno. Così si può ridurre di ulteriori 2-3 cm l’altezza della seduta.

La conformazione della sella della moto da enduro ha una larghezza minore rispetto a quella di una moto da strada e il telaio è più stretto. Questi due parametri permettono a chi guida di spostarsi più agilmente lateralmente per agevolare la messa a terra di un piede.

4. La moto più adatta per chi inizia a fare enduro è un 250 cc 4 tempi

Per chi inizia è consigliabile una moto a 4 tempi. Si tratta di un motore molto semplice, non si devono fare le miscelazioni benzina-olio ad esempio.
Per quanto riguarda la cilindrata, per una neofita è da preferire la 250 cc perché:

  • l’erogazione della potenza è molto più limitata rispetto ad un 350 o un 450 cc
  • la gestione della potenza è più semplice
  • non serve una fisicità importante ed esperienza per condurla
  • è un po’ più leggera

Se dovessi trovare un’occasione di una 2 tempi:

  • la moto da enduro SCONSIGLIATA per chi inizia è la 125 cc. E’ vero che è si tratta di una moto leggera, ma ha un regime di giri troppo alto quindi ha bisogno di qualcuno che già abbia esperienza per saperla condurre.
  • meglio optare per una 300 cc che ha una rotondità di erogazione, è più lineare e non mette in crisi chi la deve guidare.

5. La prima moto da enduro usata dovrebbe costare dai 3000 ai 4000€

Per una buona moto da enduro 250 cc 4 tempi usata, si possono spendere dai 3000 ai 4000€. Si possono trovare moto anche più economiche ma il rischio è che si vada ad acquistare un mezzo che poi abbia bisogno di interventi non solo riparatori, ma addirittura sostitutivi di gran parte delle componenti meccaniche.
Per non prendere una fregatura quando un venditore ti propone un usato, oltre a controllare il libretto con tagliandi e revisioni, una cosa sottovalutata è quella di controllare se il contaore è quello originale. A differenza delle moto da strada in cui sono importanti i chilometri percorsi, nelle moto da enduro si devono guardare quante ore sono state utilizzate. Se il contaore non è originale, è molto probabile che sia stato sostituito con uno aftermarket e di conseguenza che abbia perso tutti i dati precedenti sull’utilizzo del mezzo.

6. L’abbigliamento giusto è indispensabile

Non pensare minimamente di andare a fare enduro, anche se solo per prova, con stivali da strada. Questo tipo di calzatura ha dei rinforzi in alcuni punti ma quando siete in fuoristrada il piede può urtare frontalmente contro una roccia, una radice o altro. E’ indispensabile un rinforzo. Per questo molto spesso negli stivali specifici da enduro ci sono delle placche a semicerchio di metallo sulla punta.
Inoltre hanno un rinforzo che tende a limitare la flessione della caviglia. Sono alti fin quasi a sotto il ginocchio per proteggere da eventuali cadute e da possibili ferite causate dalla pedalina sul polpaccio, ad esempio.
Non confodere mai lo stivale da enduro con quello da motocross.
Le differenze sono soprattutto nel battistrada della suola: quello da enduro è provvisto di carrarmato che ti permette anche di camminare su una superficie fangosa e di spingere la moto senza scivolare, nel cross il battistrada è liscio per agevolare lo slittamento del piede sulle pedivelle.
Semplificando, gli stivali da moto offroad vengono prodotti con tre tipi di suole:

  • liscia da cross (deve scivolare, senza incontrare ostacoli)
  • rinforzata da motard (deve essere resistente allo sfregamento)
  • con il carrarmato da enduro (per non scivolare su superfici instabili)

Seconda cosa è il casco omologato con la maschera perché:

  • mi permette anche di poterla rimuovere facilmente, pulirla e di cambiarne le lenti all’occorrenza senza spendere troppo
  • far filtrare l’aria visto che quando si fa enduro di suda veramente tanto

Per quanto riguarda le protezioni: ginocchiere, pettorina a rete che protegge il torace, la schiena, le spalle e i gomiti.

I pantaloni sono prodotti in materiali tecnici e resistenti come la cordura, mentre la maglia è leggera, spesso traspirante, e va a coprire la pettorina.

Anche i guanti sono diversi da quelli da strada: sono leggeri, spesso in ecopelle, per dare sensibilità nell’utilizzo di freno, acceleratore e frizione.

Potrebbe essere utile anche indossare dei collari in cordura o kevlar per proteggere il collo da rami o altri ostacoli altezza gola.

Guarda il video del live a questo link

Sono molte le donne che negli ultimi anni hanno provato il fuoristrada e molte altre affermano di voler iniziare. Se vuoi consigli da altre motocicliste come te, iscriviti alla community di MissBiker.

Grazie a Davide Rota per la disponibilità

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