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“A 45 anni ho finalmente preso in mano la mia vita” la storia di Francesca

11/05/2021
Lisa Cavalli
Pubblicato in: ,

Ogni giorno nella community di MissBiker leggiamo bellissime storie di donne che hanno realizzato il proprio sogno nel cassetto: guidare una moto. La storia di Francesca F. è uno splendido esempio di resilienza e ci ricorda che non c’è una determinata età per seguire le nostre passioni e rinascere.

Una storia come tante

Sono nata il 13 agosto del 1975 a Roma ma dopo la separazione dei miei genitori, quando avevo 6 anni, io e mia mamma siamo venute a vivere in Umbria, in provincia di Perugia e sono cresciuta qui.
Sono sempre stata una ragazza molto più attratta dai giochi maschili che da quelli femminili e anche se sono andata a fare danza classica non vedevo l’ora di togliere le punte e andare a tirare due calci al pallone per strada con i ragazzi.
Ogni volta che in lontananza si sentiva il rombo del motore di una moto il respiro si fermava e i miei occhi seguivano quel fantastico cavallo di ferro fin quando non spariva!
A 13 anni come regalo per la fine delle scuole medie mia madre mi propose l’acquisto di un motorino ma non lo volli dato che sognavo di prendere la patente a 16 anni e comprarmi una bella moto.
Purtroppo, come si sa, non sempre le cose vanno come si vorrebbe e dovetti rinunciare a tutto ciò per questioni economiche. Logicamente a 18 anni reputai più utile la patente B per potermi recare al lavoro così la moto rimase lì, dentro quel cassetto e non nel mio garage.
Ho comunque avuto la fortuna di avere molti amici motorizzati con i quali ho fatto tante uscite come zavorrina e ho sempre pensato che, in fin dei conti, le cose andavano così: uomo guida, donna dietro!
Poi sono arrivati i figli, Alessandro quando avevo 23 anni, Angie dopo 2 anni. E poi il lavoro, la casa, il divorzio, una nuova relazione, Lorenzo a distanza di 10 anni da suo fratello…mille cose da fare fuorché pensare di risalire su una moto, tanto meno guidarla!

La svolta inaspettata

Cinque anni fa ho chiuso anche la convivenza che portavo avanti da dieci anni. Per puro caso, in un periodo davvero pessimo, ho conosciuto Marco che possedeva una Suzuki 1000 ed aveva il mio stesso sogno: raggiungere Capo Nord in moto!
Dopo pochi mesi dal nostro incontro abbiamo acquistato in comproprietà un KTM 990 usato, ribattezzato Capitan Harlock, con il quale siamo andati in Normandia facendo un giro di oltre 5000 km in 11 giorni.
Quel viaggio mi ha letteralmente cambiata facendomi innamorare ancora di più delle 2 ruote, della libertà che ti danno, delle emozioni che ti fanno vivere, delle fantastiche persone che ti permettono di conoscere.
E mi piaceva da morire stare dietro Marco e sentire l’aria che passava dalla visiera sollevata del casco ma lui ha capito prima di me che mi serviva altro ed un giorno mi ha fatto guidare la sua Suzuki!
Vero che ho fatto solo pochi metri e nel curvare sono franata a terra graffiandogli la carena ma la gioa è stata immensa ed invece di prendersela ha regalato a me e a mio figlio Lorenzo di 10 anni, una giornata alla SMC di Orte dove ho fatto 2 ore di lezione con le pitbike! 

Uno spettacolo ed un proposito: riuscire a grattare la saponetta anche io come Marco e ci sono riuscita dopo un paio di lezioni: non so se posso spiegare cosa abbia provato in quel momento ma credetemi é stata un’emozione super e mi sono detta che avrei preso la mia moto!

Il percorso della SMC mi ha portato con un 125 nella mia prima pista a Viterbo e per la prima volta sono salita su una vera moto. É stata un’esperienza unica e riuscire a toccare anche lì la saponetta é stato il top. Tutto questo mi ha convinta a iscrivermi a scuola guida in piena pandemia ed il 3 giugno ho ritirato la mia “Psychobyke”, una Honda CB500X con la quale ho legato subito.

L’8 agosto sono diventata a tutti gli effetti una Biker ed il 16 settembre ero al circuito Sagittario di Latina a girare con un CBR600 assieme a 35 uomini!

Cos’altro dire? A 45 anni ho finalmente preso in mano la mia vita. Ho fatto quello che avevo sempre messo da parte per compiacere gli altri e mi sono sentita parte concreta di tutto e non solo spettatrice passiva!
Ma non è finita qui perché quel pazzo del mio compagno mi ha lanciato una sfida: sverniciarlo al Mugello ed ottenere la sua mano e credetemi che non ho nessunissima intenzione di perdere!

Francesca F.
MissBiker 2021©

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