fbpx

Dakar 2019: sempre più al femminile

05/01/2019
Lisa Cavalli
Pubblicato in: ,

Quest’anno sarà l’undicesima Dakar in Sud America e la prima in assoluto integralmente in territorio peruviano, con oltre 5500 chilometri divisi in 10 tappe prevalentemente su fondo sabbioso delle dune e del deserto.
Negli ultimi anni la partecipazione delle donne alla Dakar è stata costante ma quest’anno saranno ben 17 le pilote che sfideranno i territori impervi del deserto peruviano.

UN PO’ DI STORIA

Nella prima edizione del 1978 le donne che parteciparono alla Dakar furono 7, tra le quali Martine De Cortanze che arrivò 19esima a bordo di una Honda 250 XLS, seguita da 55 piloti. E’ importante ricordare che allora la classifica era unica per auto, moto e camion e davanti a lei riuscirono ad arrivare solo 10 motociclisti.

La prima donna a vincere la manifestazione nella categoria auto a bordo di una Mitsubishi fu invece la tedesca Jutta Kleinschmidt, che entrò nella storia per essere diventata la prima e unica donna a vincere la Parigi-Dakar il 21 gennaio 2001, esattamente 17 anni fa.

Di certo non possiamo non citare la grandissima Laia Sanz, che nella 37esima edizione si impose nona nella classifica assoluta ed è considerata come la migliore donna motociclista di sempre, in questa massacrante gara.

Da ricordare anche l’italo-francese Camelia Liparoti, che si è distinta nelle gare con il suo quad: dopo il ritiro nell’edizione 2009, la pilota livornese ha concluso tutte le ultime 5 edizioni, chiudendo 13° nel 2010,10° nel 2011, 9° nel 2012 e 15° nel 2013.

L’EDIZIONE DEL 2019

In questa edizione vedremo alla partenza ben 3 donne in più rispetto allo scorso anno seppur ancora in numero limitato rispetto ai colleghi motociclisti che saranno 525. La Spagna è ben rappresentata con quattro esponenti femminili seguite da piloti donna provenienti Germania, Paesi Bassi, Repubblica Ceca e Perù, con due ciascuna. Bolivia, Francia, Italia, Paraguay e Russia avranno tutti una concorrente donna.

La pilota più importante è di sicuro la spagnola Laia Sanz, che come sopra accennato ha concluso al nono posto nella categoria nel 2015 ed ha portato a termine ognuna delle otto edizioni a cui ha partecipato.

Due le motocicliste nella Classe Original, intente a completare l’evento senza assistenza. Si tratta della spagnola Sara García e della russa Anastasiya Nifontova (già presente nel 2017).

“Penso che le cose stiano finalmente cambiando – ha detto la García a Motorsport.com – Sono tante le donne che si allenano per conto loro per presentarsi pronte alla battaglia di questa competizione. La Dakar è quella per eccellenza, sono molto orgogliosa che si stia procedendo così, non è uno sport solo per uomini. Sono anche orgogliosa di avere delle compagne altrettanto coraggiose, penso che Laia abbia dato il via a tutto ciò, abbiamo avuto lei in testa per molto tempo”.

Nei quad, Suany Martinez prende parte alla sua terza Dakar consecutiva mentre la boliviana sarà l’unica della categoria, dato che Olga Rouckova si è trasferita in quella SxS formando un team tutto al femminile con Annett Fischer ed Andrea Peterhansel.

“So che è dura, ma amo le sfide e questa è la mia vita – ha dichiarato la Rouckova parlando con Motorsport.com – Sarà una nuova esperienza e avremo un durissimo lavoro da affrontare, ma la Can-Am Maverick X RS è una vera bestia. Sono orgogliosa di avere un team di sole donne che partecipa, il mio primo obiettivo è arrivare alla fine, con ambizione di Top5”.

Nelle auto attenzione a Cristina Gutierrez, già arrivata al termine di due Dakar, con la paraguaiana Andrea Patricia Lafarja al debutto e la peruviana Fernanda Kanno ritiratasi nella gara del 2018.

Presente anche l’italiana Elena Foi, co-pilota di Nicola Dutto sulla vettura #428.

Nella nuova Classe UTV Open (sottocategoria delle auto), troviamo 4 donne in una squadra tutta al femminile formata sull’asse Italia-Francia con Camelia Liparoti e Rosa Romero.

“Sono davvero molto contenta – afferma la Romero interpellata da Motorsport.com – Lo scorso anno eravamo in cinque nelle moto, ora siamo di più fra le auto e le SxS. Sono felice che ogni anno ci siano sempre più donne e penso che cresceranno ancora nei prossimi perché le discipline per noi aumentano e possiamo provarci. Andare alla Dakar è il sogno di tutte quelle che la pensano come me”.

“E’ lo specchio di quello che sta accadendo nel motorsport in generale, ricordo che quando iniziai non c’erano categorie per noi nell’Enduro, eravamo al massimo in due, mentre ora nella serie spagnola è presente la Classe femminile, così come in Catalogna e nel Mondiale, nel Trial e nel Motocross, con tante donne in gara.La generazione di Laia e di quelle più giovani che si allenano fin da piccole sta continuando ad aumentare”.

Infine nei camion ci sarà Florence Deronce (co-pilota nel Team SSP MAN TGA114).

articoli correlati

Complimenti! Il tuo articolo è stato aggiunto al carrello!