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Chica Loca Marocco Edition: il diario di Michela

14/12/2018
Lisa Cavalli
Pubblicato in: ,

Ricordo che, dopo il Meeting formativo di Albenga (SV) tenutosi lo sorso settembre da ENRICA PEREGO (Pluri decorata campionessa di MotoRally, fondatrice della prima scuola di enduro al femminile nel 2001, da 20 anni nel mondo delle competizioni e dei viaggi in moto) sulla presentazione del progetto CHICA-LOCA Marocco 2018, mi era bastata una settimana per decidere di partecipare, prendere le ferie e prenotare il volo per Marrakech. E’ proprio durante questo meeting che le candidate potevano cimentarsi nella guida di moto da enduro e sperimentare l’utilizzo di uno strumento GPS. Qui ho conosciuto ragazze fantastiche, provenienti da tutta l’Italia, intraprendenti, tenaci e con una grande passione per la moto; tra queste specialissime ragazze c’era Anna Ghiraldini, l’altra metà del TEAM MISSBIKER. Ah, dimenticavo, io sono Michela Dal Molin.

CHICALOCA è una simpatica SFIDA, una COMPETIZIONE con prove di navigazione in FORMULA TRACK, un VIAGGIO AVVENTURA tutto da gustare in sella ad una moto da enduro, in compagnia di un GPS. Non solo una gara alternativa ai soliti Rally riservati ai piloti ufficiali, ma soprattutto una prova di attitudine alla navigazione e all’uso degli strumenti di orientamento, con un percorso a punteggio, condito da prove ed attività collaterali (prova cup, corso di danza del ventre, ponte tibetano) e da qualche simpatica sorpresa, insomma una nuova ed emozionante sfida 100% al FEMMINILE.

Un’esperienza adatta a tutte le motocicliste avventurose e con spirito di adattamento, che amano mettersi in gioco, ma che allo stesso tempo hanno un po’ di esperienza di guida in off-road e un po’ di preparazione fisica. Scopo della gara è restare il più fedele possibile alla traccia GPS che giornalmente viene fornita, vince chi fa zero, ossia chi percorre meno chilometri extra al tracciato fornito dall’organizzazione.
Sono previste due classifiche: una TEAM nella quale si gareggia in coppia e una MARATHON singolarmente.

Nell’edizione di quest’anno, che si è svolta in Marocco dal 13 al 20 Ottobre, erano previste 6 tappe per un totale di circa 1000 Km. I tracciati off-road (piste, uadi, canyon, laghi, sassi, pietraglie e dune di sabbia) erano alternati da brevi trasferimenti su asfalto. Da Marrakech, siamo scese verso sud, passando attraverso la catena montuosa dell’Alto e dell’Anti Atlante, abbiamo percorso la piana di Issil (dove viene coltivato il prezioso zafferano) e finalmente raggiunto le dune dell’Erg Chegaga (il più grande deserto del Marocco); da qui siamo poi risalite lungo la valle del fiume Draa (il più lungo e importante fiume del Marocco), passando per città importanti come Zagorà e Ouarzazate, ma anche per paesi berberi e antiche kasbah (residenze dei Pasha di Hait Ben Haddou e Telouet), fino a valicare nuovamente la catena dell’Alto Atlante sul passo Tizi in Tichka a 2260 mt. e ritornare verso la pianura di Marrakech.

Eccoci qua! Finalmente in Marocco.

E’ domenica 14 ottobre, siamo a Tahannaout (40km sotto Marrakech) punto di partenza e arrivo di CHICA-LOCA 2018. Le moto sono pronte ed allineate, tutt’attorno è un fermento di meccanici ed organizzatori.
Enrica dà gli ultimi ragguagli e utili raccomandazioni per quanto concerne i Controlli Orari e i rifornimenti.
Ad ogni Team e ogni Marathon viene consegnata una “tabella di marcia” nella quale, giorno dopo giorno, verranno segnati tutti gli orari delle partenze e dei passaggi ai vari CO e PS (prove speciali). Sono le 8.23 io e Anna siamo pronte sotto l’enorme gonfiabile azzurro, l’agitazione e l’adrenalina sono a mille, accendiamo i motori…si parte!

Una delle giornate che ricordo come la più stressante e impegnativa di tutto il raid, non tanto dal lato fisico, ma bensì da quello mentale è stata sicuramente quella della prima tappa.
Trovarsi in un paese nuovo e così diverso dal proprio, senza avere riferimenti cartacei tranne che una piccola traccia azzurra da seguire; incastrare tutte le informazioni ricevute per riuscire a navigare in maniera ottimale con uno strumento GPS (Garmin GPSMAP 64), usato solamente durante il meeting e, non meno importante, prendere confidenza con la moto che avete noleggiato (io Beta 450 4T, Anna Beta 390 4T). Ma non solo: a tutto ciò sommate lo stupore ed il rapimento per la varietà di paesaggi, che di ora in ora, si prospettano davanti ai vostri occhi.

La Gara

Credetemi non è stato semplice, l’unica salvezza è stata proprio nel sapere di far parte di un TEAM e poter contare su una compagna di avventura.
Condividere con Anna un’esperienza così intensa, tra gioie e timori, emozioni e preoccupazioni, stupori, risate e tantissime foto e selfie è stata sicuramente la scelta più indovinata. Lei mi assomiglia molto, è una persona equilibrata, perfezionista e molto disponibile, siamo entrate subito in sintonia, ecco perché abbiamo anche deciso di alternarci nella navigazione ed ottenere un risultato che fosse il sacrificio di entrambe. Quando navighi, l’approccio mentale al viaggio cambia, ti senti responsabile di tutto quello che può accadere e l’attenzione è a mille, sei tu che decidi i tempi, i modi e i ritmi di gara; chi ti segue deve fidarsi di te. Quando però, finalmente, le posizioni si invertono, tutto cambia, ti rilassi e inizi ad assaporare quello che ti circonda.

Ciò che ha reso straordinaria CHICA-LOCA, è stata la possibilità di vivere una settimana immerse nella vera anima del Marocco, non un semplice viaggio da turista. Un Marocco conquistato tappa dopo tappa, fatto di impervie montagne, arsi territori desertici, verdeggianti oasi incastonate nelle rocce, ma anche di cittadine brulicanti di genti ed attività, di tende attrezzate, modesti alberghi o splendidi resort con spa ed hammam, o ancora di più, il gratificante incontro con improbabili viaggiatori motorizzati o seduti sul dorso di un asino.

Un Marocco pieno di colori; ecco che ti meravigli quando, dopo tanti chilometri di sterrati di colore rosso intenso, ti avvicini alle montagne e le tue ruote calpestano nuove tonalità che vanno dal grigio chiaro al grigio-verde e poi ancora al nero; non ti sei ancora abituato che, da una repentina svolta, ti trovi immerso in uno scenario verdissimo pieno di vegetazione, che in quel punto è rigogliosa grazie alla sorgente di acqua lì presente. Puoi scorgere villaggi berberi all’apparenza disabitati, che al tuo passaggio si animano di decine di ragazzini che sembrano aspettarti da sempre. Più scendiamo verso il deserto e più gli spazi diventano immensi e pianeggianti; attraversiamo quello che una volta era stato un lago (di Iriky) trasportate dallo scricchiolare delle sue croste secche, che assomigliano a pezzi di cioccolato. E poi finalmente arrivi da Lui: l’ERG CHEGAGA e le sue dune, quello che tutte noi attendavamo impazienti.

Sbizzarrirsi per ore su e giù dalle dune con i nostri mezzi, fino allo sfinimento, per poi raggiungerne la sommità di una a piedi, e restare lì in solitaria immerse nei più profondi pensieri fino al tramonto, per scorgere ogni angolo di un paesaggio infinito da togliere il fiato. Un luogo magico fatto solo di silenzi e di grandi dune che, di ora in ora, mutano il proprio essere, soggiogate dal sole. Colorazioni che vanno dal giallo all’oro durante il giorno, e dal rosa al rosso durante il tramonto per poi spegnersi e diventare nere durante la notte. E poi ancora, condividere tutti assieme la cena in una tenda attrezzata apposta per noi, ascoltare canti tipici e danzare attorno al fuoco in conclusione di una giornata così carica di tutto, ed infine passare la notte a scrutare le stelle fino ad addormentarsi.
Poche righe non bastano per appuntare tutte le piacevoli giornate trascorse e le mille emozioni provate.

Avrei potuto continuare a scriverne ancora tantissime, forse senza annoiarvi, ma il mio intento era incuriosirvi e coinvolgervi a tal punto di trovarvi numerose alla prossima edizione CHICA-LOCA 2019.

ROAD BOOK:
1 tappa: TAHANNAOUT – TALIOUINE 150 km ON/OFF

2 tappa: TALIOUINE – FOUM ZGUID 200 km ON/OFF

3 tappa: FOUM ZGUID – ERG CHEGAGA km 140 OFF

4 tappa: ERG CHEGAGA – ZAGORA’ km 150 OFF

5 tappa: ZAGORA’ – AIT BEN HADDOU km 200 ON/OFF

6 tappa: AIT BEN HADDOU – TAHANNAOUT km 150 ON/OFF

EQUIPAGGIAMENTO

Si ringrazia 24MX per aver messo a disposizione al Team 26 MISSBIKER, composto da Michela Dal Molin e Anna Ghiraldini, il seguente materiale da enduro, utilizzato in Marocco durante la prima edizione del CHICALOCA 2018: Casco da cross Airborne di Raven, Maschere Strike R.J. di Raven, Pettorina protettiva Raven Torso, Maglie traforata NIGHT CAMO MX3, Zaini idrici 24MX.

CASCO CROSS AIRBORNE e MASCHERA STRIKE R.J. di RAVEN

Una super accoppiata dal design aggressivo, ergonomico, ma allo stesso tempo confortevole e pratico. La calotta del casco AIRBORNE è realizzata in materiale termoplastico molto resistente ai colpi ed offre una buona protezione, posteriormente copre la nuca (omologazione ECE 22-05). Sono presenti canali di ventilazione molto efficaci, per mantenere una temperatura confortevole, le prese d’aria frontali scaricano l’aria calda su quella posteriore, mentre sulla mentoniera è visibile un’apertura che permette di respirare agevolmente. È presente un frontino regolabile in altezza mediante tre viti. L’interno, oltre ad essere
estraibile e lavabile, è stato sottoposto a trattamento antibatterico per mantenersi in buone condizioni più a lungo. La chiusura del cinturino è con il “Doppio Anello” che ne aumenta la sicurezza in caso di cadute.

L’apertura frontale offre un’ottima visibilità e permette di inserire, quasi ad incastro, la maschera STRIKE.
Questa maschera, che è stata sviluppata insieme al campione di freestyle Rasmus Johansson, offre il massimo comfort e ottime prestazioni. Ha un telaio morbido e flessibile, internamente è presente un’imbottitura a tre strati che permettono di assorbire l’umidità. La doppia lente riduce il rischio di appannamento, la lente fumè-nera riflette perfettamente l’abbagliamento del sole. Per una perfetta aderenza al casco, la cinghia è stata trattata al silicone.

PETTORINA PROTETTIVA RAVEN TORSO e MAGLIA NIGHT CAMO MX3

Pettorina protettiva molto leggera e flessibile, di colore nero, per proteggere schiena, torace, spalle e gomiti, pesa circa 2000 g. Realizzata in plastica rigida, neoprene e nylon offre una perfetta e confortevole protezione. Si indossa come una giacca, lo strato più interno è di rete, sopra vi sono applicate le protezioni omologare CE, che in base alla zona sono in plastica rigida (petto, dorso, spalle, gomiti) o neoprene imbottito (avambraccio). Sulla parte anteriore è presente una zip per la chiusura, in quella posteriore un guscio che si conforma tramite una fascia regolabile in vita. Sulle spalle e sui gomiti le protezioni in plastica sono regolabili tramite dei cinturini ed elastiche. Tutta la pettorina è ben ventilata per evitare l’eccessiva sudorazione. La maglia cross NIGHT CAMO MX3 realizzata in poliestere è si è dimostrata molto resistente e ventilata. Si adatta bene alla pettorina appena descritta ed è totalmente personalizzabile con colore, nome e numero.

ZAINO IDRICO 24MX

Progettato per coloro che vogliono mantenere un buon livello dei liquidi, senza dover essere appesantiti sulla schiena. Lo zaino idrico permette di avere sempre 2,5 litri di acqua al seguito, contenuti in una sacca di plastica trasparente morbida, collegato da un tubicino in silicone ad una valvola. Esternamente sono presenti due piccole tasche.
La fascia con velcro permette allo zaino di adattarsi perfettamente intorno alle spalle, senza inibire i movimenti. Grazie ad una buona vestibilità e alla possibilità di regolazione è possibile adattare lo ZAINO IDRICO 24MX a tutte le forme del corpo facendo in modo che si trovi sempre vicino al corpo e non scivoli via durante alla guida.

IL TEST
I materiali sono stati utilizzati durante la settimana dal 13 al 20 ottobre 2018 in Marocco. Le temperature variavano dai pochi gradi delle montagne dell’Alto Atlante agli oltre 30°C del Erg Chegaga a volte in presenza di vento forte e sempre con un riverbero del sole altissimo. Il casco AIRBORN, in taglia XS e S con le colorazioni Grigio-Rosso-Bianco, è risultato ottimo sotto tutti i punti di vista, quello che emerge è un’estrema leggerezza, ottimo confort e un’eccellente areazione. Per quanto concerne la maschera STRIKE R.J. con lente fumè, si evidenzia massima protezione contro il riverbero del sole anche in pieno deserto, e perfetta aderenza al viso in presenza di vento.
La pettorina RAVEN DORSO, in taglia S, è risultata inizialmente un po’ fastidiosa sul petto, ma già dopo due giorni si è adattata bene tutto il corpo, nonostante non fosse un modello femminile, merito anche delle decine di regolazioni. Che dire della maglia NIGHT CAMO MX3, personalizzata con il nome del team MISSBIKER ed il numero di gara 26, nelle colorazioni nero/rosso, ha attirato l’attenzione e l’invidia di molti.
Per il Raid effettuato lo zaino idrico 24MX è risultato troppo piccolo: sarebbe stato utile avere più spazio per poter riporre una giacca antipioggia, un kit di soccorso, delle barrette energetiche.

Michela Dal Molin
Copyright MissBiker 2018
Photo Credits: Moto.it – Chica Loca – Michela Dal Molin – Anna Ghiraldini
Ulteriori informazioni: http://www.chicaloca.info/

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