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L’affascinante storia del casco da motociclista

17/03/2022
Lisa Cavalli
Pubblicato in: ,

Le moto ormai sono sinonimo di velocità e i caschi sono diventati un accessorio indispensabile nei tempi attuali. Tuttavia, la prima moto inventata da Gottlieb Daimler fu costruita per il divertimento e non per la velocità.
La necessità quindi di un qualche tipo di equipaggiamento protettivo non interessava particolarmente. Sebbene Gottlieb avesse costruito un piccolo berretto di pelle con fodera di pelliccia, questo “casco” offriva ovviamente una scarsa protezione da eventuali cadute.
I primi caschi iniziarono a vedersi nei primi anni del ‘900: erano realizzati in cuoio rigido, sagomati “a scodella”, e furono presto aggiunte delle bordature in cuoio, dette creste, con la funzione di attutire maggiormente gli urti. Tali bordature richiamavano la forma degli elmi in uso ai soldati inglesi nel XVII secolo e per tale motivo il casco prese la denominazione di Cromwell, dal celebre condottiero inglese, poi mantenuta nei decenni successivi anche dopo la scomparsa delle creste.

Nel 1922, in occasione della 3ª Coppa d’Inverno svoltasi sul circuito di Montichiari venne imposto per la prima volta in Italia l’obbligo di uso del casco ai concorrenti durante le prove e la gara, poi vinta da Mario Cavedini su Moto Guzzi.

A partire dalla seconda metà degli anni venti si registra una grande evoluzione tecnica dei caschi, soprattutto ad uso motociclistico, che vede l’utilizzo di varie tipologie d’imbottitura, dal sughero, alla polpa di legno, alla tela, oltre all’aggiunta della parte copri nuca integrata al sottogola. Furono proposti anche caschi pneumatici, da gonfiare con pompa per bicicletta, già sperimentati nei primi anni del secolo, ma non ebbero successo.

Sebbene ci siano un po’ di polemiche per quanto riguarda l’attuale inventore del casco, la prima pietra miliare nella sua storia fu nel 1935 quando TE Lawrence (più popolarmente noto come Lawrence d’Arabia) morì a causa di ferite alla testa subite dopo un incidente motociclistico.

Lawrence d’ Arabia

19 maggio 1935: l’incidente fatale avvenne in una piovosa domenica mattina.
TE Lawrence stava guidando la sua moto, una Brough Superior SS100 vicino alla sua casa in Inghilterra quando un avvallamento nella strada ostruì alla sua vista due ragazzi appollaiati sulle loro biciclette davanti a lui. Al fine di salvarli, Lawrence d’Arabia sterzò la sua moto e cadde procurandosi gravi ferite alla testa. Dopo essere rimasto in coma per circa sei giorni, T.E. Lawrence non sopravvisse alle sue ferite. Questa morte turbò molto Hugh Cairns, uno dei medici che frequentava Lawrence. Cairns perciò iniziò una ricerca su lesioni alla testa e sul numero di decessi causati da esse in incidenti motociclistici. Le statistiche raccolte furono scioccanti.
Finalmente, nel 1941, a 6 anni dalla morte di Lawrence, Cairns fu pronto con il suo primo rapporto, che fu pubblicato sul British Medical Journal sotto il nome di “Head Injuries in Motorcyclists – the importance of the crash helmet”.
 

1931-1953

Nel frattempo, Harley Davidson e Indian Motorcycles iniziarono a costruire motociclette ad alta velocità. C’era una forte concorrenza tra queste due società per la creazione della moto più veloce. Ma, com’era prevedibile, all’aumentare della velocità, aumentarono anche le vittime.

1941: l’esercito britannico prende la prima importante decisione

Cairns affrontò moltissimi ostacoli nel suo lavoro di ricerca, il più grande fu il non riuscire a trovare abbastanza motociclisti che indossassero volontariamente il casco per dimostrare come esso avrebbe potuto fare una una differenza significativa. Tuttavia, Cairns ottenne la sua prima vittoria, quando nel novembre 1941, l’esercito britannico, avendo perso due centauri in incidenti in una sola settimana, emise un ordine in cui tutti coloro che avessero guidato una moto nelle spedizioni fossero obbligati a indossare caschi con un guscio di sughero o di gomma.

1953: il primo casco progettato per motociclisti

storia del cascoLa crescente velocità delle motociclette portò ad un aumento degli incidenti e dei decessi. Fu allora che il primo casco ad assorbire gli urti fu progettato dal professor C.F. Lombard della University of South California. Questo casco fu il primo appositamente progettato per la guida ad alta velocità. Comprendeva un guscio esterno resistente e due strati di imbottitura; uno per il comfort e l’altro per assorbire e disperdere l’energia generata all’impatto. L’invenzione di C.F. Lombard fu il punto di svolta nella storia dei caschi. Subito dopo l’invenzione, spuntarono molte aziende in vari punti e iniziarono a fabbricare il casco.

Il casco Bell 500 è stato sviluppato da Roy Richter nel 1954.

1957: Snell e i primi test sui caschi

La più famosa società di test sui casco e leader mondiale dei tempi di oggi, la Snell Memorial Foundation fu fondata nel 1957 in memoria di William “Pete” Snell, morto in un tragico incidente automobilistico. Questa fondazione ha fornito la possibilità di eseguire test indipendenti della qualità del casco senza intromissioni di produttori o dal governo. Nell’era attuale, tutti i caschi di alta qualità hanno un adesivo approvato Snell.

1961: in Australia la prima legge sull’obbligo del casco

Sebbene ci fosse una chiara dimostrazione del fatto che i caschi salvavano molte vite, non esisteva nessuna legge in tutto il mondo che li rendesse obbligatori. A causa di questa mancanza legislativa, molte persone evitarono l’uso dei caschi poiché ritenevano che fosse grossolano e privo di ventilazione. Il 1 ° gennaio 1961 fu introdotta in Australia la prima legge sul casco motociclistico obbligatorio alla guida.

1966: nuove leggi negli Stati Uniti

In seguito ad una causa, negli Stati Uniti fu introdotta la legge sulla sicurezza stradale che richiese a tutti gli stati di avere leggi obbligatorie sul casco. La legge chiarì che fino a quando gli Stati non avessero legiferato in merito, non avrebbero ricevuto finanziamenti per la manutenzione e la costruzione delle autostrade.
Nello stesso anno, inoltre, nacque lo standard di sicurezza nazionale americano per i caschi da motociclista che obbligò i produttori di caschi a soddisfare determinati standard di prestazione.

Il rigido codice lanciato nel 1966 non durò a lungo. Nel 1975, 47 stati avevano introdotto leggi obbligatorie sul casco. Ma dopo che la legge fu revocata dal Congresso, più della metà rimosse le norme obbligatorie.

1971: Bell crea il primo casco integrale

Nel 1971, Bell sviluppò il primo casco integrale per motocicletta e un casco per moto fuoristrada. Nel 1964, il Dipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti rese obbligatorio per i produttori di caschi aderire a rigidi standard di produzione e ottenere l’approvazione dei loro caschi DOT.

Photo Credits: copertina: Giuly Ska – Bell Motorcycle Helmets – Wikipedia

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