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MV AGUSTA – una giornata da ricordare!

08/10/2018
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Metti un venerdì di fine settembre, un po’ freddino all’inizio, che si trasforma, col passare delle ore, nel giorno “perfetto”.
Sole, caldo, paesaggi stupendi, un’amica (Michela Dalberto) per compagna di giro e un paio di grandi (grandissime) moto da provare.
All’appuntamento alla Schiranna troviamo Mattia e Davide che ci accompagnano a visitare l’azienda.
L’emozione di vedere dove e come vengono costruite le MV Agusta (i modelli top addirittura a mano da personale esperto che ne segue la quasi totalità dei processi), di ascoltare la storia dell’azienda stessa, è tanta. La voglia di salire in moto, dopo le spiegazioni di Lorenzo e le foto di rito, è tantissima!

Ok… ho in mano le chiavi della Turismo Veloce 800 Lusso SCS e Michela della Brutale 800 RR…wooow!!

Decidiamo di aggiungere una tappa al giro che ci hanno proposto che prevede alcune delle più belle località del Varesotto (Varese Terra di Moto e Turismo è un progetto ideato dalle aziende del territorio in collaborazione con la Camera di Commercio locale che vuole fortemente promuovere e valorizzare il turismo legato alle moto nelle zone del varesotto).
L’itinerario ci porta dalla Schiranna fino a Laveno Mombello, proseguendo fino a Germignaga e Luino, per poi scendere verso Ponte Tresa e continuare in Valganna. Il Parco Regionale di Campo dei Fiori ci porta fino al Sacro Monte per tornare poi verso la Schiranna. Un itinerario pieno di curve, un po’ trafficato visto il giorno feriale, ma che ci permette di sfruttare al meglio le nuove tecnologie di MV Agusta.
La prima sensazione che ho nel salire in sella è: “Ommamma, ce la farò?”, è una moto alta, col mio metro e settanta tocco appena. La vedo grande, quasi ingombrante. Poi la accendo…e la seconda preoccupazione che riguarda la partenza “senza frizione” si dissolve come neve al sole. E niente, un gioiellino che parte senza scossoni e si muove con insospettabile leggerezza.

MV AGUSTA DRAGSTER LH44 LEWIS HAMILTON

MV AGUSTA DRAGSTER LH44 LEWIS HAMILTON

MV AGUSTA TURISMO VELOCE 800 LUSSO SCS – Elegante e Tecnologica

Cosa significa partire “senza frizione”.
La Turismo Veloce Lusso SCS è dotata dell’inedito sistema SCS (Smart Clutch System), una frizione che, pur lasciandoti l’opportunità di decidere se usare il comando al manubrio, viene gestita automaticamente in partenza e in marcia. La moto, al minimo, rimane ferma finché non si decide di dare gas per partire, quando lo stacco della frizione viene gestito dalla centralina. L’unico momento in cui è necessario usare la leva della frizione è all’avviamento, poiché da spenta, la moto rimane
in folle. Tutto ciò ha obbligato MV Agusta a dotare la Turismo Veloce SCS di un freno di stazionamento meccanico, azionabile a pedale, montato accanto al freno posteriore. Il cambio assistito EAS 2.0 “up and down” rende le manovre intuitive e contribuisce alla sicurezza evitando possibili spegnimenti del motore.
In parole povere chiudi il gas e scali, apri il gas e innesti le marce senza dover usare la leva della frizione.
Easy, soprattutto nel traffico cittadino!

Per quanto riguarda le mappature sono 4: RAIN, TOURING, SPORT e CUSTOM. Possono essere combinate tra loro e la mappatura CUSTOM permette di intervenire sui parametri del motore per trovare un setting più personale delle impostazioni standard. Anche il controllo di trazione è regolabile su otto livelli di intervento e integrato dal sensore di inclinazione.
L’impianto frenante è dotato di ABS regolabile su tre livelli, disinseribile e con sistema anti ribaltamento RLM (Rear Wheel Lift-up Mitigation). Le sospensioni semi attive SACHS sono anch’esse regolabili.

IMPRESSIONI
L’iniziale ansia da mancato uso della frizione è sparita nel giro di pochi km, lasciando il posto ad una gran soddisfazione, soprattutto nel traffico del venerdì che, seppur in zona panoramica, ha dato il suo bel da fare. Niente dolori al polso sinistro!

La Turismo Veloce Lusso 800 SCS è una moto estremamente comoda, elegante, leggera e con lo sprint da Superbike (0/100 km/h in 3,15 sec). Insospettabilmente agile nel traffico anche grazie al cambio. Il fatto di essere completamente personalizzabile permette di cucirti addosso una moto pressoché perfetta alla tua indole motociclistica.
I bauletti in dotazione, pur essendo molto capienti (possono contenere un casco integrale ciascuno) non sono un disturbo per la guida, cosa che mi ha piacevolmente colpita non avendo mai guidato una moto da turismo.
Nelle curve panoramiche del varesotto è stata una perfetta compagna di viaggio che mi ha regalato emozioni e sicurezza.
Siamo arrivate, sudando un po’ su tornanti strettissimi e con asfalto sconnesso, fino alla terrazza di Campo dei Fiori, quasi all’Osservatorio.
Insomma una moto lussuosa, educata, comoda per il mototurismo, ma con un cuore da leone pronto a ruggire non appena apri il gas.

MV AGUSTA BRUTALE 800 RR – Bella e Cattiva

“Ma quanto è bella?” È la prima cosa che pensi quando te la trovi davanti.
Le linee, la verniciatura, gli accessori, i nuovi cerchi, tutto è curato e rifinito fin nel più piccolo dettaglio e non puoi fare a meno di guardarla.
La versione RR presenta, oltre alla livrea ad hoc, varie chicche in carbonio.
La “mia” RR monta anche uno scarico Fresco, che oltre ad essere esteticamente fighissimo (si può dire in una recensione vero?) ha un sound che è un mix tra una macchina da F1, uno shuttle e un caccia! Giuro che me lo sogno ancora di notte!

Passiamo alla parte “Diavolerie elettroniche”
La Brutale 800 esce di serie con il Ride By Wire multimappa, si può scegliere tra 4 mappature (RAIN, NORMAL, SPORT e CUSTOM) che possono essere cambiate comodamente con un tasto posto sul blocchetto destro.
La RAIN taglia la potenza e addolcisce l’erogazione quando ci si trova a dover guidare sul bagnato, la NORMAL si può considerare la mappa tuttofare che va bene sia nel traffico che nelle passeggiate, la SPORT (chevelodicoafare) tira fuori l’anima ribelle della Brutale e permette di sfruttare a pieno tutti i suoi 140 cv, la CUSTOM è invece la mappa personalizzabile per essere adattata ai desideri del pilota.
Per gestire l’irruenza del 3 cilindri di Schiranna senza metterselo per cappello MV ha installato, oltre all’ABS settabile su più livelli, il controllo di trazione (anche lui regolabile), e il cambio elettronico che funziona anche in scalata insieme alla frizione idraulica con antisaltellamento. Tutte queste funzioni sono gestite attraverso il menù della strumentazione.

Finita la teoria passiamo alla pratica!
Allaccio il casco, infilo i guanti e giro la chiave…andiamo!
Ci metto insospettabilmente poco tempo ad abituarmi al cambio elettronico, dopo pochi chilometri viene naturale usarlo e mi sorge il dubbio che a fine giornata, quando risalirò sulla mia moto, rischierò di rompermi un piede cercando di cambiare anche lì senza frizione!!
La Brutale è corta, agile, scattante e leggera (175 kg a secco dichiarati), la posizione di guida è abbastanza caricata sull’anteriore ma senza essere esasperata e il manubrio largo la rende maneggevole. Unica nota dolente per la sella che non è esattamente una delle più comode in circolazione.
Nel traffico svicoli facilmente e con la mappa NORMAL non rischi l’effetto on-off che alle basse velocità può essere difficile da gestire.
Appena la strada si fa libera abbiamo la possibilità di aumentare il passo e decido di passare alla SPORT. Il cambio elettronico spara delle vere cannonate ogni volta che salgo di una marcia e non posso fare a meno di sorridere nel casco! In questa modalità l’erogazione è molto più secca e immediata ma non risulta comunque fastidiosa. Nel misto stretto la Brutale è una lama, precisa, reattiva nei cambi di direzione e divertente come poche.
Perdo qualche anno di vita solo quando ci infiliamo, a causa delle malefiche indicazioni di alcuni adorabili vecchietti, in una strada sconnessa e piena di ghiaia corredata da tornanti. Non è esattamente il suo habitat ideale, visto l’assetto rigido e sportivo, ma la compattezza e la leggerezza aiutano comunque ad uscirne egregiamente indenni (ringraziando tutti i santi, gli angeli e affini perché se avessi dovuto ripagare la moto avrei lavato i piatti nella mensa aziendale di MV per mooooolto tempo).
In sostanza non è esattamente una moto fatta per lunghi viaggi, ma mettetela su una strada di montagna e vi divertirete come bambine al Luna Park!

Testo:
Miriam De Gregorio
Michela Dalberto
Foto: Miriam De Gregorio
Un ringraziamento speciale a MV Agusta per la cortesia e la disponibilità

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