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Dolore alle braccia e formicolio in moto: cause e rimedi

29/08/2022
Angela Gottardi
Pubblicato in: ,

CHI NON HA MAI AVUTO FASTIDI ALLE BRACCIA E ALLE SPALLE GUIDANDO LA MOTO ALZI LA MANO! PROBABILMENTE INSIEME AL DOLORE LOMBARE È IL DISTURBO PIÙ COMUNE IN UN MOTOCICLISTA.

Questo articolo non vuole essere un approfondimento sull’assetto di guida, riguardo questo tema vi consiglio di leggere i bellissimi articoli di Marcella sulle strategie di guida in moto.

Vorrei invece fare chiarezza sulle diverse sensazioni dolorose, o semplicemente fastidiose, che si possono percepire guidando e le loro possibili cause, evidenziando anche quando potrebbe essere il caso di andare a farsi vedere da un medico (ricordiamo sempre che le diagnosi fai-da-te sono vivamente sconsigliate e questo non vuol essere un manuale per aspiranti dottori!)

DOLORI PIÙ FREQUENTI

Quindi quali possono essere le sensazioni più frequenti percepite da un motociclista sulle spalle e sulle braccia?

    1. Dolore al collo
    2. Tensione alle spalle
    3. Dolore tra le scapole
    4. Formicolio alle mani
    5. Formicolio e/o scossa ad un braccio o ad entrambe le braccia
    6. Dolore al gomito
    7. Mani che si raffreddano e sbiancano

Questi sintomi sono molto generici, ma ognuno di questi indica diverse strutture anatomiche coinvolte:

  • Se il problema riguarda la tensione muscolare e quindi l’affaticamento che può sopraggiungere soprattutto dopo lunghi tragitti, si tratta di dolore muscolare, frequentemente a carico delle spalle, del collo o della zona scapolare.
  • Se invece parliamo di sensazioni come formicolio e scosse, o alle mani, o lungo il braccio, questo tipo di sensazione è invece legato alla compressione (momentanea) o allo stiramento dei nervi del braccio (plesso brachiale).
  • Le mani che si raffreddano e sbiancano improvvisamente sono sintomi di tipo vascolare, anche questo caso potrebbe esserci una temporanea riduzione del flusso sanguigno.
  • Dolori trafittivi, acuti a carico di un’articolazione come ad esempio il gomito o il polso, sono sintomi di natura articolare o tendinea e normalmente sono dovuti a sovraccarichi ripetuti nel tempo in quella zona. Frequentemente si tratta di sovraccarichi legati al lavoro o a hobby sportivi.

Oltre ad individuare le sensazioni è ora necessario capire quando insorgono: se sopraggiungono solo mentre si guida e poi scompaiono o se durano a lungo, anche dopo aver smesso di guidare.

Dolori legati alla guida

Se si tratta di dolori legati solo alla guida, i consigli sono tre:

  1. cercare di capire se il proprio assetto di guida è corretto
  2. modificare la moto rendendola su misura
  3. fare esercizi specifici

Senza entrare nello specifico riguardo alla propria tecnica di guida, se si lavora molto “di braccia” come si suol dire, si sovraccaricano i muscoli che irrigidendosi portano alla comparsa sia del dolore muscolare sia alla sensazione di scossa e formicolio per compressione dei nervi del braccio. (Leggi qui l’articolo su come stare in sella)

Attenzione anche se si tende, per la tensione o per la concentrazione, a stringere i denti mentre si viaggia, anche questa abitudine può generare diversi disturbi tra cui tensione muscolare al collo (oltre che potenzialmente mal di testa).

Riguardo al veicolo, è molto importante considerare se la moto che avete scelto è della giusta misura per la vostra struttura corporea e se semplicemente ci sono degli aggiustamenti da fare al manubrio o alla sella per rendere la vostra moto più ergonomica.
Oltre alle misure anche le vibrazioni possono disturbare, infatti, se molto accentuate possono portare a formicolio alle mani o a dolore al gomito.

Allungamento muscolare

Un ulteriore aiuto per la gestione dei dolori potrebbe essere quello di fare dell’allungamento muscolare prima di mettersi alla guida e se si organizza un lungo giro, magari quando ci si ferma per una sosta. Non solo per sgranchirsi le ossa ma proprio per de-tensionare quelli che possono essere i punti critici!

Le posizioni dovrebbero essere mantenute per almeno un minuto, immobili e ripetute un paio di volte, respirando e cercando di sentir “tirare” la zona in questione senza però percepire dolore.

Se durano anche dopo la guida, nonostante tutti gli accorgimenti, forse la situazione richiede un approfondimento da parte di un esperto.

Ricordiamoci sempre che andare in moto è uno sport: ci vuole l’attrezzatura della propria “taglia” (moto) e una certa attenzione alla propria salute fisica!

Allungamento avambraccio e mano (flessori)

A braccio teso estendo la mano del lato su cui voglio fare allungamento (nella foto il sinistro)  e con l’altro braccio aggancio la mano e la porto ancora più in estensione, mai piegando il gomito. Devo sentir “tirare” sula palmo e/o sulla zona inferiore dell’avambraccio.

Allungamento tricipite

Porto il gomito del braccio su cui voglio fare allungamento (nella foto il sinistro), più in alto possibile e uso l’altra mano per portarlo ancora più verso l’alto, rimango con il busto fermo. Devo sentir “tirare” la zona del tricipite.

ALLUNGAMENTO PETTORALE

A braccio teso e abdotto di 90°, appoggio la mano contro una resistenza e ruoto il busto fino a sentir “tirare” la muscolatura del braccio e/o petto.

ALLUNGAMENTO PETTORALE (variante)

Gomito flesso a 90° e braccio abdotto ad altezza spalla, appoggio l’avambraccio contro una resistenza e ruoto il busto fino a sentir “tirare” la zona del pettorale.

Grazie a Angela G. per il prezioso contributo

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