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Fuori dalla zona di comfort: il viaggio in moto in solitaria

21/05/2023
Lisa Di Blas
Pubblicato in:

Un viaggio in solitaria è un’esperienza unica, di quelle che possono cambiarti la vita. Anche viaggiare insieme ad altre persone è bellissimo, purché si tratti delle persone giuste, ma ci sono momenti nella vita in cui non c’è niente di meglio che lasciare tutti e tutto a casa e partire. Dove? Ovunque, il mondo è grande.

Certo, il tempo da soli, che non significa solitudine, è un concetto sfuggente nelle nostre vite frenetiche. Scadenze incalzanti, impegni familiari, gruppi di WhatsApp fastidiosi e appuntamenti vari complicano le cose e riducono la nostra capacità di concentrazione. Chi per natura è più introverso sente spesso la necessità di allontanarsi dal caos o dalle persone per una breve pausa, una serata di relax, o una giornata di tranquillità e solitudine. È una sorta di rito necessario per il benessere mentale.

Se alla “pausa” poi aggiungiamo un nuovo ambiente ricco di stimoli, allora diventa un’esperienza rigenerante per l’anima. Per questo, il viaggio in solitaria è un modo tra i più efficaci per recuperare il tanto necessario spazio mentale e personale. Il che potrebbe spiegare perché sempre più donne scelgono di viaggiare ed esplorare il mondo da sole, nonostante gli stereotipi e i preconcetti di una società che ancora considera un viaggio in solitaria non sicuro o non convenzionale per una donna.

Ci sono donne che fanno i bagagli e prendono il primo volo disponibile, altre salgono in macchina e decidono solo se andare a destra o a sinistra, poi si vedrà. E poi ci sono quelle come noi, per le quali “libertà” significa salire in sella alla nostra moto, per un giro veloce, un weekend di tornanti, oppure proprio un lungo viaggio in solitaria attraversando paesi lontani, baciate dal vento e con nuovi e infiniti paesaggi che scorrono accanto a noi. È il miglior film della nostra vita.

Per le più temerarie il viaggio in solitaria può non avere una meta, per quelle che invece considerano la mancanza di un tetto sulla moto un dettaglio non trascurabile, la pianificazione di ogni singola tappa e di ogni particolare diventa indispensabile. Per se stesse e per nessun altro. Perché la viaggiatrice solitaria è libera, autonoma, svincolata da obblighi e aspettative.

Anima e corpo

È un viaggio del corpo e dello spirito. È un viaggio fuori e dentro di noi. È un’immersione profonda nella quale abbandoniamo ogni esigenza verso noi stesse: possiamo farlo come vogliamo, dall’inizio alla fine, lasciando che i pensieri si perdano sulla strada, senza sapere dove arriveremo.

Esplorare luoghi con o senza una meta, girare al proprio ritmo, a volte con calma, a volte veloci, trovare posti speciali, parcheggiare la moto e lasciare soltanto che il tempo scorra, immobili, a osservare persone e cose intorno a noi. Diventare quasi invisibili, essere parte del “flow”. Tutto questo non ha prezzo per la viaggiatrice solitaria, che impara ad amare la comodità di stare in una camera d’albergo singola e occupare un letto matrimoniale dormendo in diagonale, che adora trovare ristoranti accoglienti e ci torna più volte, creando rituali temporanei, che scopre che mangiare da sola in un pub dove non ti conosce nessuno non è affatto imbarazzante, o meglio, come si suol dire, non te ne può fregare di meno se non hai l’outfit giusto!

Certo, la paura degli inconvenienti meccanici o del fatto che certi paesi, a seconda della situazione, sono più o meno sicuri possono essere fattori scoraggianti (per tutti, uomini e donne), ma con i dovuti accorgimenti, un po’ di preparazione e molta fiducia in se stesse non si tratta di ostacoli insormontabili. E poi, che soddisfazione quando riusciamo a risolvere i problemi che si presentano, incespicando come si fa in un altro Paese, ma senza testimoni!

Viaggiare in moto da sole significa dunque trovarsi faccia a faccia con l’incredibile forza che è in noi, che forse quando siamo insieme ad altre persone tende a essere sopita o nascosta. Ma liberandoci dal gruppo e dalla zona comfort quella luce si accenderà e brillerà come non mai. Se questa non è libertà…

Concentrazione e chiarezza interiore

Sicuramente il viaggio in solitaria è un momento di crescita personale e di profonda riflessione, ma al contempo ci distrae da un’eccessiva concentrazione, perché presenta una serie di bisogni concreti e azioni quotidiane che dobbiamo affrontare da sole. Per cui ci riporta con i piedi per terra e ci fa apprezzare la nostra capacità di sopravvivenza, fatta di gesti semplici e decisioni pratiche. In sostanza, se dobbiamo trovare un benzinaio o un bar per una bibita fresca, non penseremo troppo al lavoro che non ci soddisfa o qualsiasi altra cosa ci siamo lasciate alle spalle prima di partire! Viaggiare rende le cose più semplici e l’effetto è amplificato quando si è da sole: la responsabilità di far funzionare il viaggio spetta a noi. Ci si svincola dallo stress e dalla stanchezza che deriva dal soddisfare costantemente le aspettative e le esigenze di altre persone e si elimina quella specie di nebbia mentale che offusca la vita quotidiana.

Alla viaggiatrice solitaria non servono i consigli di Marie Kondo: l’essenzialità del viaggio è così “decluttering” per definizione! Non c’è tempo per pensare “troppo” a ciò che non conta: pianificare le tappe, decidere dove mangiare e dormire, razionare provviste o abiti puliti… ecco un ottimo modo per eliminare la miriade di decisioni che ingombrano la vita a casa e destinare l’energia a ciò che veramente conta.

La società purtroppo ha portato la donna a sviluppare un senso estremo di responsabilità verso la felicità altrui, pensando prima agli altri che a se stessa: i figli, la famiglia, il compagno o la compagna, i colleghi, gli amici, gli amici degli amici o addirittura i follower dei social media. Quando viaggiamo da sole invece, abbiamo tutto il tempo per dedicarci a noi stesse e solo alla nostra felicità.

Ragazze, il mondo ci aspetta… quando si parte?

I CONSIGLI DI MISSBIKER      

Abbiamo intervistato alcune motocicliste solitarie esperte e potete leggere le loro storie qui: Elena Helebiker Axinte, Anne-France Deutheville, Zenith Irfan, Alicia Sornosa, Sonia Barbosa, Michela Zin.

Ecco alcune dritte che possiamo darvi dopo aver ascoltato le loro esperienze.

Sfodera il tuo potenziale ed esci dalla maledetta zona comfort 

Ogni giorno devi occuparti di mille incombenze e spesso deleghi agli altri certe decisioni o attività, per comodità o per abitudine. Ma viaggiare da sola ti metterà alla prova e ti farà superare i tuoi limiti: dovrai affrontare da sola piccoli (o grandi) inconvenienti che possono presentarsi. Anche le decisioni organizzative e la scelta degli itinerari e degli alloggi spettano solo a te, cara viaggiatrice solitaria. E la tua autostima cresce…

Uscire dalla zona comfort può sembrarti scomodo o rischioso, tuttavia, se vuoi godere appieno delle esperienze che il viaggio ti offrirà, armati di una certa flessibilità per affrontare le novità. Quando ti prenderai il tempo per esplorare nuove città, paesi o culture, sviluppa la tua capacità di adattamento e… let it flow!

Decidi tutto tu, you are the boss! 

Affrontare un viaggio da sola significa poter pianificare ciò che vuoi fare. E c’è un numero infinito di opzioni: se non ne hai voglia, non visitare quel posto che tutti ti hanno consigliato, e magari invece parcheggia la moto accanto a una spiaggia e fermati su uno scoglio anonimo per ore a prendere il sole! E, naturalmente, mangia dove ti pare. Non leggere un’infinità di opinioni su Tripadvisor prima di fermarti! Tira una moneta e fai testa o croce… oppure segui quella deliziosa scia profumata e fatti prendere per la gola dall’aroma di curry di una bancarella per strada. Nessuno si lamenterà se il cibo non è buono. Niente scuse, niente giustificazioni. E va bene così. Impara a perdonarti e accetta di imparare dagli errori. Sei tu che stabilisci i limiti e hai il potere di decidere cosa fare e cosa non fare.

Divertiti come se non ci fosse un domani  

Alcune persone hanno paura della solitudine, a volte perché sono terrorizzate dall’idea di rimanere sole con i propri pensieri o di affrontare un problema. E invece tu durante il tuo viaggio in solitaria scoprirai la meraviglia di fare quello che ti pare… immaginati ad ascoltare delle storie dagli abitanti locali in una piazzetta appoggiata alla tua moto, o mentre fai surf e cadi sulle le onde, o mentre balli finché la musica non finisce a una festa strepitosa al chiaro di luna, dove non conosci nessuno: sarà bellissimo!
Quando ti accorgerai di essere in grado di divertirti senza dover dipendere da altre persone che ti propongono idee o attività, e che addirittura approvano le tue scelte, conoscerai un altro significato della parola “libertà”!

Impara a comunicare e chiedi aiuto (se serve) 

Se viaggi da sola dovrai comunicare con gli altri, perché i rapporti interpersonali si possono rivelare indispensabili in certe situazioni. Usa l’ingegno e armati di pazienza per superare eventuali barriere linguistiche e culturali. La capacità di creare nuovi legami è un aspetto essenziale della felicità. Le interazioni sociali ti faranno sentire bene: piccoli gesti come un saluto, delle chiacchiere o un sorriso ti daranno un senso di appartenenza a una comunità più ampia… il mondo!
Comunicando bene risolverai molti problemi, perché le persone ti aiuteranno e probabilmente porterai a casa nuove amicizie. E chissà, forse anche nuovi amori 😉

Usa il tempo per riflettere e tagliare i rami sacchi

Un viaggio in solitaria è un’opportunità per migliorare e aumentare la forza mentale. Al ritorno, potresti accorgerti di essere cambiata. L’autoriflessione può essere dolorosa e scomoda in alcuni casi, ma allo stesso tempo gratificante e preziosa. Il tempo trascorso da sola ti darà l’opportunità di guardarti dentro e di ripartire arricchita di nuove esperienze, ma alleggerita di tutto ciò che non ti serve più.

Lisa Di Blas
MissBiker 2023

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