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Intervista a Beatrice Barbera: energia, volontà e determinazione

04/04/2019
Lisa Cavalli
Pubblicato in: ,

Beatrice è una ragazza giovane e determinata che ha scoperto da poco la passione per la moto. Dalla sua splendida Sardegna è arrivata in pochi anni a disputare l’Italika Women’s International Cup in Messico ma è solo l’inizio di quella che, secondo noi, sarà una splendida carriera. 

Ciao Beatrice, innanzitutto grazie per aver accettato di essere intervistata. E’ molto bello vedere un numero sempre più corposo di ragazze che inseguono i propri sogni e raggiungono importanti obiettivi.
Raccontaci un po’ di te. Com’è nata la passione per la moto?

Il mio percorso con le moto posso dire che è iniziato “tardi”. Avevo 17 anni e principalmente mi serviva un mezzo di trasporto come tutti gli adolescenti alla ricerca della libertà. Per me non c’è stato il classico papà\zio appassionato di motori che mi ha messa in sella a una minimoto sin dalla tenera età. Ho lavorato per una stagione estiva nella gelateria di mio padre e cosi sono riuscita a comprarmi la mia prima motina, strausata, una Derbi GPR 125 4t. Dopo un anno ho deciso di venderla per acquistare qualcosa di più prestazionale, una Aprilia RS 125 del ’03. Mi sono avvicinata al mondo della pista (kartodromo nel mio caso) solamente dopo un anno, a 18 anni, quando ho conosciuto il mio primo fidanzatino anche lui con una RS125 solo pista.
Inizialmente è partito tutto come un passatempo: si andava in pista una volta ogni mese e mezzo o più, senza pensare più di tanto alla prestazione ma soprattutto al divertimento. Nell’estate 2016, quando avevo 21 anni in una giornata al kartodromo ho conosciuto Mario Cuccu, allenatore alla Lorenzo Motorbike Sardegna, ed è scattata una stima reciproca.
La Lorenzo Motorbike Sardegna fa parte di una serie di strutture situate principalmente in Spagna fondate da Chicho Lorenzo, padre del pluricampione mondiale Jorge Lorenzo, basate sull’insegnamento delle tecniche di allenamento di quest’ultimo.
Ho iniziato qualche prova nella scuola scoprendo quanto la mia guida fosse puramente istintiva e casuale e così ho iniziato a vedere il motociclismo con altri occhi, viverlo con un’altra mentalità.
In quell’anno Chicho Lorenzo stava organizzando un campionato monomarca femminile con le Yamaha R3 chiamato “Women’s Open Cup Yamaha R3” e mi ha invitata a partecipare come rappresentante Italiana per la gara nel Circuito di Navarra. Il tutto fu organizzato molto rapidamente, visite mediche, licenza, volo, tutto. Ho avuto la faccia tosta di chiedere sponsorizzazioni ovunque per coprire le mie spese e così sono partita. Questa è stata la mia prima gara, totalmente inaspettata e senza nessun risultato brillante.

Da quanti anni ti eserciti con la pitbike? Quali sono gli obiettivi che hai raggiunto e di cui vai più fiera?

Ho iniziato ad allenarmi con la pitbike nel 2017, dopo aver provato la motina di un amico e deciso di proseguire con l’acquisto di una mia. Della pitbike trovo solo punti positivi: è economica (la mia mi costò 1400 euro nuova e si possono trovare usati a meno se uno sa accontentarsi e i ricambi, le gomme e gli accessori hanno prezzi irrisori). È una moto leggera e bassa (questo da fiducia e sicurezza), ha bisogno di poca manutenzione (praticamente nulla). Con la pitbike ho partecipato nel 2017 e 2018 ad alcune gare del campionato regionale sardo come unica ragazza (ora abbiamo new entry e una nostra categoria!).

Vivi in una splendida isola come la Sardegna. Quali difficoltà hai incontrato nel tuo percorso da motociclista? In che circuiti ti alleni?

In Sardegna, è vero, riguardo al mondo delle moto non c’è tanto ma quel poco che c’è ci piace sfruttarlo al massimo! I kartodromi non sono tantissimi e quasi mai in perfette condizioni (ne abbiamo uno al sud, tre al centro e tre a nord, e un autodromo da 1.800mt a nord). Ho trovato anche per questo un “porto sicuro” alla Lorenzo Motorbike Sardegna dove mi alleno con la mia pitbike una volta alla settimana, salvo imprevisti.

Dalla Pitbike alla moto in pista: quale disciplina ti appassiona di più?

Beh la mia passione è la velocità, che sulla pitbike è proporzionata al kartodromo e questo la rende comunque adrenalinica a modo suo. Il mio sogno è allenarmi e competere con moto grandi come le 600 ma i costi sono nettamente superiori. Ho vissuto da poco un mese in Cile e ho avuto la possibilità di utilizzare e partecipare a una gara con una Kawasaki Ninja 400 e devo dire che l’ho trovata la via di mezzo perfetta fra le due cose.

Abbiamo visto la tua partecipazione al Italika Women’s International cup. Raccontaci cos’è, come hai deciso di partecipare, se ci sono aneddoti da raccontare.

L“Italika Women’s International Cup” è un campionato monomarca internazionale femminile creato nel 2018 sempre da Chicho Lorenzo in collaborazione con Italika, un marchio Messicano di motociclette. Il progetto è nato come ricerca e formazione di pilotesse di tutto il mondo ed è un campionato che si svolge interamente in Messico (per il futuro sono previste novità riguardo a questo). Nel 2018, per la prima edizione del campionato, hanno partecipato un totale di 37 ragazze provenienti da 18 differenti paesi. L’anno scorso sono stata invitata a partecipare al Gran Final in Guadalajara, l’ultima gara doppia dell’anno, sempre sotto selezione di Chicho Lorenzo stavolta con la collaborazione dei rappresentanti di Italika. Per il 2019 sono state selezionate 15 ragazze sulle 37 partecipanti totali del 2018 per ricevere una borsa di studio completa sponsorizzata da grandi marchi come appunto Italika, LiquiMoly e Pirelli, che comprende biglietto aereo, percorso di formazione con Chicho Lorenzo, moto, iscrizione alla gara, alloggio…tutto! Le ragazze sono state scelte non in base alla loro velocità o al loro talento ma alla capacità di apprendimento e considerando il miglioramento ottenuto nel 2018. Io sono stata selezionata come unica italiana e parteciperò a tutte le gare del 2019. Ciò che questo progetto ha a cuore è l’uguaglianza fra tutte le moto così da poter vedere realmente  la capacità del pilota. Sono molto felice di far parte di tutto ciò, per me sarà un’esperienza formativa grandissima.

Che moto guidi? E cosa ti piacerebbe guidare?

Che moto guido??? Qualunque sia disponibile! Sto imparando ad adattarmi al mezzo e trovo in tutte le moto qualcosa che mi piace. A casa ho una Pitbike 160 e la RS125, quest’ultima un po’ trascurata e ferma. Negli ultimi due anni ho provato Pitbike e Ohvale in kartodromo, una Honda CRF250 da cross una giornata in pista fra amici, una R6 gentilmente prestata da un amico all’autodromo di Mores, la Kawasaki Ninja400 in Cile e la Italika Vortex650 in Messico. Mi piacerebbe provare una supersportiva recente 600 o 1000 in una pista grande.

Quali sono le persone che ti hanno supportato in questa tua passione?

Mi sono sempre “supportata da sola”, soprattutto all’inizio quando mamma e papà non vedevano di buon occhio le moto. Con il tempo lungo il cammino ho incontrato più persone che ancora oggi mi supportano e credono in me.

Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?

I miei obbiettivi per il futuro sono abbastanza realistici, mi reputo con la testa salda sulle spalle. Vorrei entrare nelle prime 10 della IWIC (Italika Women’s International Cup) per il 2019 e per il 2020, nel caso questa opportunità continui ad esserci, puntare ancora più in alto. Con la determinazione e l’allenamento si può arrivare dove si vuole. Nella vita mi piacerebbe trovare un lavoro che sia a contatto con il mondo delle moto…ma so che dovrei uscire dall’Isola (la Sardegna).

 i tuoi più grandi pregi e quali i tuoi più grandi difetti?

I miei più grandi pregi sono: non farmi spaventare dalle novità, sapermi adattare, essere determinata (O testarda? Suona più come un difetto!). I miei difetti sono: non essere obiettiva con me stessa ma troppo critica,  avere paura della routine, agire in maniera avventata.

Come avrai visto, le motocicliste sono in crescita e ci sono sempre più pilote che iniziano a gareggiare. Che consigli ti senti di dare a queste ragazze?

Penso che fra donne ci sia sempre un pizzico di rivalità in qualunque campo, che lo si neghi o no. Io vedo che questo poi nel mondo delle gare si trasforma in sana competitività. A tutte le ragazze che si avvicinano al mondo delle moto che sia in strada o in pista  vorrei tanto suggerire di “cercarsi” l’una con l’altra, spalleggiarsi, scambiarsi esperienze, farle assieme sopratutto!!! Questo è cio che amo di Missbiker, l’aver creato una comunità vera e sempre in crescita e vi ringrazio ancora per avermi dato l’opportunità di raccontare qualcosa di me che spero possa essere d’ispirazione per tantissime altre ragazze!

Ti auguriamo un grande in bocca al lupo e tanta buona strada! Grazie Beatrice!

Lisa Cavalli
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