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Intervista a Sara Trentini: la campionessa italiana di Trial

01/03/2017
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Oggi vi presentiamo Sara Trentini, una grintosa fuoriclasse del Trial italiano. Alcune di voi l’avranno conosciuta alla tappa del mondiale 2016 in Valchiampo, per tutte le altre che non hanno avuto la fortuna di partecipare a questo bellissimo evento in Veneto, ecco a voi qualche piccola curiosità su questa splendida ragazza, tutta offroad!

Sara Trentini (nata il 24 Giugno 1991 a Riva Del Garda), è una pilota di trial italiana di fama internazionale. Ha vinto per tre volte il Campionato Italiano di Trial nel 2010, 2011 e 2012. Nel 2013 arriva terza al Campionato Europeo di Trial.

Sara, che moto guidi in gara?
Attualmente gareggio con una BETA 250 cc.

Come te la cavi con la parte meccanica e la manutenzione?
Diciamo che so fare l’essenziale per mantenere la moto in buono stato come pulire il filtro e il carburatore o fare il cambio dell’olio motore e il cambio gomme.. Per problemi più grossi, magari riguardanti il motore, mi affido al mio meccanico di fiducia.

Perché hai scelto il trial? Cosa ti piace di più di questo sport?
Questa è una passione che mi ha trasmesso mio padre quando all’età di quattro anni mi ha regalato un trial monomarcia.
La cosa che più mi piace di questo sport è il modo in cui ti mette alla prova di fronte ad ostacoli veri e propri ma non solo: devi affrontare anche emozioni, ansie, agitazione…un po’ come nella vita di tutti i giorni.
Il trial è una bella metafora della vita vera: c’è sempre un ostacolo da oltrepassare per andare avanti!

Oltre al trial pratichi qualche altro sport? Questo ti aiuta anche per prepararti alle gare?
Ogni tanto nel tempo libero faccio qualche giretto con l’enduro, giusto per divertimento, mentre per la preparazione alle gare mi dedico alla palestra e a qualche camminata in montagna.

Hai avuto una stagione grandiosa: a cosa va il merito delle tue vittorie oltre che alla tua innegabile bravura?
Sì, quest’anno posso essere soddisfatta delle mie vittorie. I risultati dei tanti sacrifici fatti pian piano stanno venendo fuori, anche se di strada ce n’é sempre tanta da fare!

Che rapporto hai con il tuo team?
Il mio team è composto principalmente dalla mia famiglia che mi da una grossa mano, poi ovviamente c’è chi mi cura la moto, Sembenini, con il quale ho un ottimo rapporto di lavoro e di amicizia!

Che rapporto hai con i tuoi fan? Ho letto di una bimba che si è “travestita” da te per rappresentare a scuola uno dei suoi miti.
Con i miei fan penso e spero di essere sempre me stessa: naturale e solare con tutti. E’ stupendo vedere quanto le persone mi stimano per quello che faccio ed è sempre bellissimo ricevere i complimenti!
Si, quella bimba mi ha davvero lasciata senza parole. E’ stata una sorpresa immensa per me quando ho saputo che addirittura mi ha preso come esempio di atleta preferito da portare a scuola… da brividi !!!

Com’è stare in una coppia di campioni? Con Alex vi consigliate e vi aiutate o siete anche un po’ in competizione?
Con Alex c’è sempre una sorta di competizione perché, si sa, gli uomini non possono perdere contro una donna! Scherzi a parte, oltre a stuzzicarci ci aiutiamo molto a vicenda. Devo dire che essere una coppia di sportivi è di beneficio per il nostro lavoro, perché riusciamo a capirci più facilmente, soprattutto sui sacrifici che bisogna fare per raggiungere qualche buon risultato nel mondo offroad.

Nel 2016 il mondiale è tornato finalmente in Veneto dopo quasi trent’anni grazie alla tappa di settembre in Val Chiampo: ti è piaciuto gareggiare in questo nuovo tracciato?

E’ stato molto bello gareggiare in Italia, era da un bel po’ che non correvo un GP in casa. E’ stata una gara a dir poco stupenda, con un pubblico incredibile e tantissimi tifosi! Ricordo con grande gioia questa tappa perché è stata la prima volta in cui sono riuscita ad arrivare a soli due punti dal podio mondiale!

Che consiglio daresti ad una ragazza che volesse cominciare a praticare il trial?
Di provare, almeno una volta nella vita, a mettere i piedi sulle pedane di una moto e rendersi conto di quanto bello può essere sentirsi in sintonia con il proprio corpo e il mezzo meccanico!
Attenzione però: non è uno sport per ragazze fighette!

Cosa ti aspetti dal prossimo futuro?
Il mio sogno è quello di mettere i piedi almeno una volta sul gradino del podio mondiale.. Quest’anno tra l’altro ritornerò a correre in Italia, più precisamente proprio a casa mia, nel mio parco di enduro e trial a Pietramurata. Chissà che questo non mi porti fortuna, come la gara di Valchiampo!

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