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Intervista a Giada Vezzù – Pilota di Supermotard

05/04/2016
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Per l’appuntamento consueto con le nostre interviste questa volta non ho dovuto fare molta strada, visto che ho trovato questa meravigliosa e sorridente ragazza nascosta tra i colli Euganei, nella provincia della mia Padova: con orgoglio un po’ campanilistico vi presento dunque la biondissima Giada Vezzù, classe ‘92 di Vò Euganeo, pilota nel campionato italiano Supermotard, che ci racconta un po’ della sua storia..

Ciao Giada, come hai cominciato a praticare questo sport?
Tutto è iniziato per gioco all’età di 11 anni, quando papà è venuto a casa con un vecchio Malaguti Grizzly 50cc, non funzionante. Lo ha sistemato meglio che ha potuto e da lì sono iniziate le mie lunghe giornate a girare per il prato e per i vigneti! Passati 3 anni, ho acquistato una pitbike 125cc. con la quale ho cominciato a prendere parte alle gare del Campionato Veneto Cross e Motard.

Che moto guidi oggi?
Ora guido una Honda CRF 450 R del 2012 con la quale prendo parte ai vari campionati di supermotard. Poi ho anche un’Honda CRF 250 R del 2006 che utilizzo per allenarmi nel motocross.

Giada MissBiker

A che campionato partecipi?
Quest’anno partecipo al Campionato Italiano Supermoto e al Campionato Supermoto Italian Trophy.

C’è un circuito che preferisci?
Non ho un circuito preferito, ma direi, la pista di Ottobiano…perché fino ad ora ho sempre fatto lì i miei risultati migliori! Spero di non aver gufato in vista della prossima stagione 2016… (ride)

Quale parte del circuito preferisci?
Le curve veloci e la parte sterrata.

Quanto tempo dedichi all’allenamento?
Non molto, perché lavorando vien difficile trovar molto tempo per allenarsi. Faccio quel che posso e sfrutto il week-end per poter allenarmi in pista.

Ogni sport ha qualcosa di formativo ed è una lezione di vita: quale lezione hai tratto dal tuo?
Una lezione che ho tratto da questo sport è di non sottovalutarsi mai e soprattutto non arrendersi alle prime difficoltà.. insomma, credere sempre in se stessi, anche se ammetto che io stessa spesso non lo faccio!

Al contrario però, mi ha anche insegnato a non esser troppo convinti delle proprie capacità , perché a volte puoi commettere errori che con l’umiltà non avresti mai fatto. Bisogna saper equilibrare questi due aspetti senza mai superare la linea dell’eccesso.

Cosa passa dentro il casco poco prima della partenza?
Ansia da prestazione! (Ride..) Diciamo che sei tra l’agitato e il preoccupato, un contrasto di emozioni che ti sparano l’adrenalina alle stelle!

Hai delle figure di riferimento che ti hanno ispirato?
Non ho figure particolari dalle quali prendo o ho preso ispirazione, ammiro le persone che con caparbietà portano a termine i loro obiettivi, come ammiro molti sportivi che fanno della loro passione un vero e proprio stile di vita.

Hai sempre usato solo supermoto o anche altro?
Come dicevo, ho iniziato con una pit bike da cross, poi trasformata in motard. Ho avuto uno scooter con il quale mi sono rotta un piede davanti a casa, uso la moto da cross ed il motard. Mi piacerebbe molto provare una moto da velocità in pista.

Sei una bellissima ragazza: come sei al di fuori del circuito? Un maschiaccio o femminile?
Scaricatore di porto! (Ride..) No dai, io mi vedo femminile al punto giusto, poi sta agli altri giudicare… diciamo che quando ”vesto” abiti normali, credo di essere più femminile di molte altre ragazze che non c’entrano nulla con sport o attività maschili. Sinceramente, mi vedo femminile anche in campo gara, tranne quando mi altero e mi scaldo un po’ (ride..).

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Sicuramente continuare con le competizioni e concentrarmi nel mio lavoro, insomma, per il mio futuro progetto tranquillità , felicità e divertimento!

Ilaria Castaldello

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