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Kirsten Landman: sono pronta per la Dakar 2022! Intervista esclusiva

23/02/2021
Lisa Cavalli
Pubblicato in: ,

La pilota Kirsten Landman è stata la prima africana, assieme a Taye Perry, a terminare la Dakar nel 2020. Dopo duri allenamenti durati due anni e mezzo, Kirsten è riuscita a tagliare il traguardo sfinita ma felice per quel risultato. In questa intervista in esclusiva per MissBiker.com la sudafricana ci conferma che parteciperà ancora alla Dakar ma nella categoria Original by Motul, senza assistenza. Nuove sfide, nuove avventure, tanta determinazione e forza d’animo.

– Ciao Kirsten, grazie per la tua disponibilità. Nel Blog MissBiker.com abbiamo parlato più volte della tua grande impresa nella Dakar 2020. Come ti sei sentita dopo aver tagliato il traguardo?

Tagliare il traguardo è stato un turbinio di emozioni. Ho provato un grande senso di soddisfazione e sollievo perché tutto il duro lavoro, il sacrificio e l’impegno di due anni avevano dato i loro frutti. Mi sono sentita sollevata per esser arrivata lì sana e salva e la parte più emozionante è stata realizzare che, dopo tutto quello che avevo passato nella mia vita, avevo appena finito il più grande moto rally del mondo.
– Ci sono stati dei momenti in cui ti sei detta che non ce l’avresti fatta? Se sì, come sei riuscita a superarli?

Ovviamente ce ne sono stati e molti di più prima dell’evento. La Dakar è diventata davvero realtà quando abbiamo ricevuto la nostra lettera di conferma a metà del 2019. Ci sono stati molti momenti prima della Dakar in cui ho dubitato delle mie capacità e che non sarei stata pronta per questa sfida. Ma ho allontanato quei pensieri allenandomi molto duramente, assicurandomi di essere il più preparata possibile. Se fossi stata convinta nella mia mente di aver fatto tutto ciò che potevo allora mi sarei sentita pronta per la Dakar, poi sarebbe andata come avrebbe dovuto.

Durante la gara, ogni mattina mi svegliavo e pensavo a quanto avremmo dovuto ancora fare, ogni singolo giorno pensavo alle distanze, alle parti più pericolose della gara e a tutte le cadute mie e di chi mi era vicino e mi dicevo “Come potrò superare tutto questo? ” ma poi pensavo a quanto tempo e preparazione ci erano voluti per arrivare lì, non potevo non concludere la competizione.
In quei momenti, durante la gara, era tutto così difficile e le giornate passavano così lentamente, ma se ci ripenso ora sembra che tutto sia passato anche troppo velocemente.

E’ stata tutta la mia preparazione e l’allenamento fatti per quella gara che mi hanno fatto superare tutte le difficoltà fino alla fine.

– Tu e Taye Perry siete state le prime due sudafricane a terminare la Dakar. Come hai vissuto questa conquista?

Mi sono resa conto che è stato raggiunto un grande traguardo per 2 donne orgogliosamente sudafricane. E’ stato un enorme risultato anche per tutti gli africani. E’ un titolo che manterremo per sempre e personalmente ne sarò molto fiera per il resto della mia vita.

– Ogni anno ci sono partecipazioni al femminile alla Dakar, pensi che la visione sulle donne stia cambiando anche in questa gara così dura?
Il motivo per cui avevo così tanto interesse a guardare e a competere nella Dakar è perché sono cresciuta guardando Laia Sanz gareggiare nel Rally. Lo ha reso possibile e mi ha fatto capire che anch’io avrei potuto riuscirci.

Ora dopo 11 anni sono qui e ho fatto la Dakar. Vedere una donna che gareggiava su una moto al Rally più duro del mondo mi ha fatto credere che fosse possibile. Quando ci sono grandi esempi è più facile che altre donne ci possano credere e che vogliano seguire i propri sogni, come è stato per me.
Quindi sì, la visione della donna alla Dakar sta sicuramente cambiando. Anche le donne possono fare tutto ciò che desiderano.

– Pensi che ci saranno sempre più donne nel motorsport o che rimarranno dei pregiudizi?

Credo che ce ne saranno di più. Le generazioni più giovani stanno vedendo l’esposizione grazie alle atlete del Motorsport sui social media, ma è un processo lento e credo che l’unico modo in cui possiamo creare di più sia dare alle donne l’opportunità di mostrare le proprie capacità. TV e media devono dare alle concorrenti donne più copertura durante le gare, i raduni e gli eventi. Gli eventi mostrano solo i migliori uomini di ogni categoria. C’è pochissima, a volte nessuna, copertura sulle partecipanti femminili.

Devono essere mostrate al mondo tutte atlete in tutte le classi e categorie. In questo modo più donne potranno vedere cosa è possibile fare e così il numero crescerà nelle competizioni.

– Che consigli vuoi dare alle donne che vogliono iniziare a praticare enduro?

Se cerchi l’avventura, ami le sfide, hai una passione per le moto e gli spazi aperti, allora provaci. Posso dirti che non sarà facile ma ne varrà la pena. Questo sport mi ha dato così tanto nella vita, le persone che ho incontrato, i luoghi che ho visto e soprattutto il ​​senso di realizzazione dopo una dura corsa, gara e rally.
Ci vuole passione + perseveranza + coraggio e sacrificio, ma ne varrà la pena.

– Abbiamo visto che hai intenzione di partecipare alla Dakar 2022, cosa ti ha portato a questa decisione?

Posso confermarvi che sarò alla linea di partenza della Dakar 2022, in gara nella classe Original by Motul “Malle Moto”.

Ho bisogno di più avventura, di una sfida più grande e di fare una vera esperienza alla Dakar.
Credo che non ci sia sfida più grande per gli amanti dell’avventura che correre nella classe Malle Moto (senza l’assistenza di un meccanico)

– Torniamo all’inizio. Com’è nata la tua passione per la moto?

Mi ricordo che mi sono innamorata della moto di mio cugino quando la portò a casa all’età di 3 anni. Io ne avevo 7. Da quel momento ho implorato mio padre di prendermi una moto tutta mia. Dal giorno in cui sono salita sul mio PW80 rosa e bianco all’età di 8 anni è stata grande relazione d’amore. 22 anni dopo stiamo ancora andando forte! 😉

– Hai subito un bruttissimo incidente in Botswana nel 2013. Sei riuscita a superare quel trauma oppure ti è rimasta un po’ di paura?

Non l’ho mai superato. Da allora sono cresciuta molto e ho fatto strada. Ho dovuto affrontare le mie paure ogni volta che sono salita in moto e andare a fare la Dakar mi ha fatto superare quella paura dell’alta velocità, della polvere e della morte.

Alla Dakar ho imparato molto e ho dovuto affrontare le mie paure ogni singolo giorno. È stato molto emozionante ma spaventoso, mi sembrava di rivivere il mio incidente ogni giorno. Questo è uno dei motivi per cui ho deciso di partecipare alla Dakar, per affrontare la mia più grande paura a testa alta e l’ho fatto.

In Sudafrica tieni corsi di enduro al femminile. Com’è la partecipazione delle donne? Ci sono molte motocicliste nel tuo paese?

Adoro poter dare qualcosa e insegnare ad altre donne ciò che ho imparato nel corso degli anni. Voglio vedere il Motorsport crescere e svilupparsi per le donne. I corsi e le attività che tengo sono un modo per aiutare le donne a migliorare usufruendo della mia esperienza.

Ci sono molte donne in Sud Africa che guidano fuoristrada ed enduro, ma molte di loro non vogliono gareggiare. Sono intimidite poiché i partecipanti della maggior parte delle gare sono uomini.
Ma spero che attraverso i miei insegnamenti e dando l’esempio di donna forte possano fare altrettanto bene se non meglio di tanti maschi.

– Vuoi mandare un messaggio a tutte le motocicliste che ci stanno leggendo?

A tutte le donne là fuori con la passione per il Motorsport:
quando sono salita per la prima volta in moto 22 anni fa, e ancora oggi, mi è stato detto e ridetto che questo non è uno sport per le donne.

Potreste essere trattate in modo indifferente, ma non lasciatevi abbattere o scoraggiare nemmeno un secondo e non distogliete lo sguardo da ciò che volete ottenere.

Se credete in voi stesse e nelle vostre capacità, anche se fosse un piccolo dubbio, usate ciò che dicono e trasformatelo in combustibile per il vostro fuoco!

Con il duro lavoro e la dedizione VOI potete ottenere qualsiasi cosa vogliate.

Potreste anche sorprendervi. Diamine, nemmeno nei miei sogni più sfrenati avrei mai pensato di gareggiare al Rally Dakar, ma sono qui seduta a prepararmi per il mio 2 ° Rally Dakar all’età di 29 anni.

Solo VOI potete creare la VOSTRA realtà!

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MissBiker 2021
ph. credits cover: Louwrens-Mahoney-KTM-Motorcycles-SA
ph. credits: Dakar Rally – Viniciusbranca

Special thanx to A.Carniel

 

 

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