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Lavoretti4dummies: cambiare le leve della moto

24/01/2023
Marcella Colombari
Pubblicato in: ,

Bentrovate miss! Oggi parliamo dei lavoretti di meccanica sulla moto! Quante tra di voi tremano all’idea di prendere in mano un cacciavite e sporcarsi le mani di grasso? Bene, questa rubrica si rivolge a voi!

E’ un’esperienza manuale, fatta da una persona che non ha una gran manualità. Quindi non darò nulla per scontato e farò solo cose relativamente semplici. Spero vi sia utile! Io nel frattempo ne approfitto per imparare delle cose nuove ed uscire un po’ dalla comfort zone, che è una cosa che mi fa sempre bene.

Ma in generale il messaggio è: se ce l’ho fatta io, ce la potete fare anche voi!

IL GIORNO IDEALE PER CAMBIARE LE LEVE

Dunque, come forse saprete non abito più nella palude ferrarese, ma sto in Trentino. E ha nevicato! C’è un bel freddo, è tutto imbiancato e ora c’è pure il sole.
Dunque che si fa? Si va a sciare? Alle terme? A ciaspolare? Niente di tutto questo! Mi metto gli stivali da neve, certo, ma per arrivare fino al garage e togliere il telo dalla moto che, sinceramente, mi guarda un po’ perplessa come a dire “ma tu non c’avevi di meglio da fare oggi?”. 
Fidati di me piccola mia! Oggi mi metto qui con quattro gradi e ti cambio le leve.

Dovete sapere che ultimamente, quando mi alleno con la mia Platonic Disease (una Street Triple 675R), sto provando a mettere in pratica qualche tecnica di flat track (quindi far scivolare la moto, almeno il posteriore) per aumentare il mio feeling alla guida. Però come sempre, a forza di provare capita ogni tanto anche di sbagliare e quindi di appoggiarla per terra, la povera bestia. In uno di questi coricamenti (a velocità ridicole, intendiamoci) ho spezzato un paio di centimetri dalla leva freno anteriore.

Ora, cosa fa una persona pigra quando spezza la leva freno, ma ne rimane più che a sufficienza per guidare e frenare in totale controllo? Ci mette l’american tape e fa finta di niente, ovvio!

Ho pure ordinato le leve di ricambio, ma ho finto clamorosamente di dimenticarmi di montarle.

Ma sapevo che prima o poi sarebbe arrivato il giorno in cui avrei dovuto cambiare quella leva.
Ebbene, neve o non neve, ho deciso che quel giorno è oggi.

PREDISPORRE IL CAMPO DI BATTAGLIA: ISPEZIONE E ATTREZZATURA

Sono sempre stata affascinata dalle battaglie storiche fra eserciti, e so che la scelta del campo di battaglia e lo schieramento delle forze sono fondamentali se si vuole vincere uno scontro.

E’ solo quando ci si ritrova coperte di grasso con un dado che non si vuole svitare e non si ha l’attrezzo giusto, che si capisce quanto fondamentale sia la fase di preparazione.
Ora, il mio campo di battaglia è un garage, perché adesso ho la fortuna di averne uno, e questo con la neve aiuta.

Ma vi posso dire (col senno di poi) che questo non è un lavoro lungo e che quindi se avete solo un posto all’aperto dove “operare” andrà benissimo lo stesso. 

Mettete in conto massimo un’ora / un’ora e mezza.

Dopodiché cominciamo a schierare le forze: sappiate che avrete per forza bisogno di un rotolo di carta assorbente e io ho voluto affiancargli una cassa bluetooth perché, secondo il mio insindacabile parere, coi Prodigy si lavora meglio. Ma la cassa è chiaramente optional.

Altro accessorio meraviglioso per persone schizzinose come me, che odiano sporcarsi le mani di grasso (non va mai più via! E le unghie? Ma va là) sono dei guanti in lattice usa e getta come quelli che si usano per le pulizie. Ve li ho segnati come optional, nel senso che non sono strettamente necessari per la riuscita dell’operazione, ma migliorano nettamente il vostro tenore di vita. E vi lasciano sufficiente sensibilità per fare tutto come se foste a mani nude.

Se poi siete più furbe di me, prima di mettervi i guanti e sporcarvi, consiglio di legarvi i capelli! A meno che non vi piaccia tantissimo mangiarli, e io ho scoperto che non ne vado affatto matta.

Foto 2

Foto 3

Ora bisogna capire di quali attrezzi avremo bisogno, quindi cominciamo con una bella ispezione, partendo dalla leva freno, quella rotta. Come vedete dalla Foto 2 e Foto 3, ci sono un bullone con testa a taglio larga, e un dado da 10.
Quindi servono un cacciavite piatto largo, e una chiave da 10

Foto 4

Foto 5

L’altra leva non era rotta ma la cambio lo stesso, perché sì. Possiamo subito vedere che c’è una differenza: (Foto 4) qui c’è un bullone, però ha la testa piatta ed è incassato. Non possiamo interagirci. Ma sicuramente sotto ci sarà un dado, e infatti eccolo lì, sempre da 10 (Foto 5).

Foto 6

Foto 7

Foto 8

Quindi a questo punto abbiamo pronta la lista degli attrezzi indispensabili (foto 6 – 7 – 8):

  • Carta assorbente
  • Ovviamente la/le leve di ricambio
  • Chiave da 10
  • Lubrificante, perché non sai mai dove vai a finire (qui uso del WD40, alla moto piace quello)
  • Cacciavite a taglio (preferibilmente) largo

e quelli optional ma consigliati:

  • Guanti in lattice usa e getta
  • Chiave a cricchetto con bussola da 10
  • Una cassa bluetooth con cui ascoltare i Prodigy

col senno di poi mi sarebbe servita anche:

  • Una lima sottile e cilindrica (perché può capitare che qualcosa non quadri)

SOSTITUZIONE DELLA LEVA FRENO

Foto 9

Foto 10

Cominciamo a svitare il bullone aiutandoci con cacciavite e chiave come nella Foto9.

Ora, se avete un cacciavite più piccolo del mio, potrebbe ballare un po’ dentro il taglio. Per evitare di danneggiare la testa del bullone, usatelo solo per tenere fermo il bullone e fate tutto il lavoro di svitaggio con la chiave.

Bene, abbiamo sfilato il bullone! Approfittiamone per lubrificare ogni parte dove vediamo dei pezzi che strisciano tra di loro come nella Foto 10.

Foto 11

Foto 12

Una volta smontata la leva, ci accorgeremo di un perno che spunta: è il pistoncino della pompa freno (Foto 11). Questo deve entrare perfettamente nell’alloggiamento che troviamo sulla leva (Foto 12). Facciamo in modo che il perno si incastri prima di mettere la leva nella sua posizione finale (credetemi, ho provato quell’altra maniera e non funziona). Se una volta montata la leva la vedete troppo distante dalla manopola, vuol dire che il pistoncino non ha trovato il buco: svitate, rifate da capo e vedrete che andrà bene.
Ok, la leva destra è fatta, andiamo avanti!

SOSTITUZIONE DELLA LEVA FRIZIONE

Foto 13

Come dicevo prima, qui possiamo agire soltanto sul bullone: usiamo la nostra chiave da 10 o (se ce l’abbiamo) la chiave a cricchetto Foto 13.

Il motivo per cui ho usato la chiave a cricchetto è duplice:
1) si fa prima
2) è bello usare ogni tanto un attrezzo che nemmeno ti ricordavi di avere, un po’ come quando tiri fuori l’argenteria dalla credenza e la usi veramente.

Ovviamente scherzo, nessuno ha mai usato davvero l’argenteria che sta nella credenza. Però la chiave a cricchetto l’ho usata davvero ed è stata un’esperienza gratificante, ve la consiglio!

Foto 14

Foto 15

Ora, smontata la leva frizione ci accorgeremo subito che… non si smonta, perché è attaccata al filo della frizione (Foto 14). Usiamo la vite per la regolazione.

Approfittiamone per pulire e poi lubrificare l’alloggiamento della leva e anche l’interno del tubo del cavo frizione (Foto15) possibilmente prima di rimontare tutto (non come ho fatto io insomma).

Bene, prendiamo la leva nuova, inseriamo il nottolino nel buco e… no, non entra Foto 16.

Visto che non posso rimpicciolire il nottolino, mi servirebbe un utensile tipo una lima per allargare il buco, quindi che riesca a passare dal buco, ma non ce l’ho.

Foto 16

Ecco il momento che volevo evitare: sono sporca di grasso, a metà lavoro ma mi manca un attrezzo e non riesco ad andare avanti.

Questo è il momento di dare sfogo alla nostra personale creatività e nominare tutti gli animali fantastici che ci vengono in mente e associarli a divinità o altre cose, in fila per 6 col resto di 2.

Foto 17

Dopodiché un bel respiro e vado a chiedere al vicino il quale (santo subito) va a cercare tra gli attrezzi e, non avendo una lima della forma giusta, tira fuori una raspa piccola e cilindrica che fondamentalmente va bene lo stesso. Mi sono messa ad allargare il foro e, in pochi minuti e con l’aiuto di qualche parolaccia, il benedetto nottolino è entrato (Foto17). 

Non ho fotografato il procedimento di trivellazione, sorry, ma insomma avete capito.

Ora, importante: quando stringete il dato della leva frizione, assicuratevi che

  1. La leva si muova senza troppo sforzo, quindi che il dado non sia troppo stretto
  2. La leva si muova solo facendo perno, quindi che non traballi (caso in cui il dado è troppo largo)

Vi dico questo perché il confine è più sottile di quello che avrei detto. Fate qualche prova, stringete, allargate finché la leva non si muove nel modo solito, quello che già conoscete.

Approfittatene per lubrificare, lubrificare, lubrificare. Se il risultato non vi soddisfa, togliete di nuovo il bullone e lubrificate dove non siete passate prima, tanto ormai avrete preso la mano e ci vorrà un attimo.

REGOLIAMO LE LEVE

Dopo aver rimontato tutto, dobbiamo regolare il gioco del cavo frizione.

Si usa quella vite circolare che vi ho fatto vedere qualche foto fa. Avvitando si molla il cavo, svitando lo si tende. Il gioco del cavo è quel movimento che la leva ha la libertà di fare prima che la tiriamo veramente, e serve per non consumare prematuramente la frizione o farla strappare.
Il valore corretto è 2-3mm.

Infine è il caso di regolare le leve. Salite sulla moto (se è sui cavalletti tanto meglio), mettetevi in posizione di guida coi gomiti belli alti come vi ho spiegato nell’articolo sulla postura in sella (per chi se lo fosse perso: Saper stare in sella: più gambe e meno braccia)
E perché no, indossate i guanti. Facciamo delle prove più realistiche possibili.

Foto 18

Foto 19

La posizione giusta è quella in cui le mani impugnano le manopole in diagonale (Foto 18), lasciandovi così la libertà di tenere i gomiti alti, per poter muovere il busto in libertà e non appoggiarvi col peso al manubrio.

La posizione da evitare invece è l’impugnatura dritta per dritta (Foto 19), che vi costringe a tenere i gomiti chiusi, vi impedisce di muovere il busto e quindi vi limita nella guida, oltre ad offrirvi la facile tentazione di aggrapparvi al manubrio (il che è male). 

So che sarebbe l’impugnatura più intuitiva, ma è sbagliata. 

Le mani devono cadere oblique e leggere sulle manopole e i gomiti devono rimanere alti.

A questo punto, se le leve sono regolabili ma quasi tutte lo sono (sulle mie vedrete che c’è una scala da 1 a 5), regolatele fino a che non riuscirete a prenderle agevolmente con indice e medio nell’apposita scanalatura.
Due dita sono sufficienti. Poi mentre guiderete farete un po’ di prove, se la regolazione non vi convincerà ci vorrà un attimo a cambiarla. Ma ricordatevi della corretta posizione di guida.

RISULTATO FINALE

Foto 20

Bene, abbiamo finito! (Foto 20)

Devo dire che come sempre, la fatica più grossa è iniziare. Poi sarò sincera (ma non ditelo a nessuno), mentre sono lì che traffico mi rendo conto in realtà che mi diverto pure, e che ci metto più attenzione del previsto per fare un bel lavoro.

Quindi ora posso ammirare il risultato dei miei sforzi, rimettere la moto a dormire e tornare fuori in mezzo alla neve per raggiungere il calduccio di casa.

Anche questa è andata, spero vi possa essere utile! 

Alla prossima miss!

P.s. Se ho scritto delle imprecisioni accetto volentieri suggerimenti! Parliamone nella community di MissBiker.

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