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Il mototurismo vale due miliardi di fatturato

16/12/2018
Lisa Cavalli
Pubblicato in:

Nei mesi scorsi abbiamo avuto il piacere di collaborare con JFC, società di ricerca che ha preparato un resoconto aggiornato con i dati sul turismo in Italia. Come ogni anno anche il 2018 è stato ricco di eventi dedicati alla moto, dal WDW di Misano al raduno Moto Guzzi a Lario. Tantissimi gli stranieri ad affollare non solo i passi alpini e appenninici ma anche le città d’arte e i borghi più tipici.

Il mondo delle moto è in continua evoluzione (lo abbiamo visto anche nel settore femminile): lo scorso anno, mentre in Europa le vendita subivano una riduzione del -9,5%, l’Italia è stata la sola nazione, tra quelle di maggior rilievo del settore, ad avere segnato un indice in positivo del +5,4%, confermandosi il primo mercato continentale con una quota di moto vendute del 22,5% sul totale europeo.

“Non è tanto il rombo del motore, quanto le sensazioni che la moto offre a spingere un segmento di vacanza, quello del mototurismo, in continua crescita, che oggi produce – per la nostra economia turistica – 1 Miliardo 655 Milioni di fatturato, di cui ben 1 Miliardo 338 Milioni grazie a clienti stranieri. Un settore che è in grado di generare complessive 11 Milioni 657 mila presenze. Per quanto riguarda i nostri connazionali, il mototurismo coinvolge 1 Milione 496 mila italiani, con un’età media di 48 anni e 9 mesi ed una predominanza di mototuristi di sesso maschile (71,4%). Dei nostri connazionali, ben il 46,4% decide di fare la vacanza in moto all’estero, incidendo però (per maggiore spesa media/day e per una più lunga durata di soggiorno) sul 73,9% della spesa degli Italiani in questo settore turistico.
Per quanto riguarda invece i mototuristi stranieri che viaggiano in Italia, essi sono in prevalenza americani (17,6%), brasiliani (8,6%) e francesi (8,2%), mentre la destinazione preferita – sempre in Italia – è la Toscana (22,2%), seguita dalle Alpi e dai passi dolomitici (10,5%), dalla Sardegna (8%), dal Trentino Alto Adige (6,9%), dalla Sicilia (6,1%) e dalla Costiera Amalfitana (5,1%)”.

BIKERS ITALIANI E VACANZE IN MOTO

I motociclisti che usano questo mezzo per fare almeno una breve vacanza durante l’anno si stima saranno, nel 2018, ben 1 Milione 069 mila, in pratica il 15,9% degli Italiani che possiedono una moto la useranno per andare in vacanza. Italiani che viaggiano spesso in compagnia della propria compagna/o sulla stessa moto, e per tale motivo il numero totale degli Italiani che si muove per vacanza su due ruote raggiunge quota 1 Milioni 496 mila.

La maggior parte dei motociclisti italiani è di sesso maschile (il 71,4%, pari ad 1 Milione 068mila), mentre più bassa è la quota di donne che si muovono su due ruote per motivi di vacanza (28,6%, pari a 428 mila persone).
L’età media dei bikers nazionali è pari a 48 anni e 9 mesi, ma è interessante notare come vi siano moto turisti di tutte le età, dai 25 sino ai 76 anni e come, inoltre, quando si tratta di gruppi, i medesimi siano sempre misti, soprattutto per età dei partecipanti.

Ancora più interessante il dato relativo alle presenze turistiche ed al fatturato che i mototuristi italiani rappresentano.
Infatti, considerando che la loro vacanza – seppure cambiando giornalmente struttura ricettiva – dura in media 3,8 giorni se consumata in Italia e 8,4 giorni se all’estero, le presenze stimate per il 2018 sono le seguenti:
• 3 Milioni 049mila le presenze dei mototuristi italiani che effettuano la propria vacanza in moto dentro i confini nazionali, per un valore complessivo di fatturato generato pari a 317 Milioni 104mila Euro;
• 5 Milioni 834 mila le presenze dei mototuristi italiani che effettuano la propria vacanza in moto al di fuori dei confini italiani, per un valore complessivo di fatturato generato all’estero pari a 898 Milioni 543 mila Euro.

Emerge così che il 53,6% dei mototuristi italiani effettua una vacanza in Italia, mentre la quota dei mototuristi, nostri connazionali, che si sposta all’estero è pari al 46,4%.
I motociclisti italiani che decidono di fare un viaggio in moto all’estero si rivolgono, nella maggior parte dei casi, ad operatori specializzati per tutto ciò che riguarda l’organizzazione del viaggio.

Tra le destinazioni estere, quella che raccoglie la maggior quota di viaggi in moto sono:
– Stati Uniti (20,1%);
– Paesi del Nord Africa con il 12,2% (Tunisia e Marocco su tutti);
– Sud America (7,9%);
– Nuova Zelanda (6,8%);
– Irlanda e Medio Oriente (ambedue con il 6,2%).
Importante notare l’interesse per la Via della Seta, l’Albania ed il tour dell’Himalaya.

La maggior parte dei motociclisti gestisce in piena autonomia la propria vacanza in moto, ma una quota degli stessi – soprattutto coloro che desiderano effettuare un tour oltre confine – si rivolge ad uno dei (ancora pochi) Tour Operator specializzati in questo segmento di mercato. Un mercato, purtroppo, ancora scarsamente regolamentato se è vero – come lo è – che una delle maggiori criticità è data proprio dalla presenza di chi, sotto forma di motoclub o associazioni, organizza viaggi e tour in moto al di fuori della normativa vigente.

Nonostante ciò il settore tira: infatti il sistema organizzato che gestisce in maniera professionale i tour in moto – vale a dire i Tour Operator italiani, dai quali transita solo il 2,8% dei flussi turistici del settore – prevede per il 71,3% una crescita dei flussi, sia del mercato interno che di quello internazionale.

Articolo tratto da: “In vacanza sulle due ruote – il fenomeno del mototurismo in Italia”
La Ricerca è stata realizzata da: JFC srl – info@jfc.it – www.jfc.it

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