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Test MissBiker: Ducati Scrambler Sixty2

15/02/2016
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Una grande tra le piccole o una piccola tra le grandi, questa 400cc di Borgo Panigale è l’ultima arrivata al mondo Ducati Scrambler. Dopo la 800 nelle sue varie declinazioni, la Sixty2 mira a chi il divertimento non lo percepisce solo in proporzione dei cavalli che ha la sua moto.

I nostalgici ricorderanno con sorriso l’ultima volta che la Ducati si avventurò nelle piccole cilindrate: la Monster400, che quasi 15 anni fa ha dimostrato che un approccio dall’alto in basso, introducendo un motore 400 con una ciclistica derivata dalle sorelle maggiori, può produrre risultati spettacolari. La Monster400 è passata nelle pagine della storia come una motoretta agile, piacevole, accessibile e di gran stile – anche se poco conosciuta dalle nostre parti.

Da usare quotidianamente in città ma anche per divertirsi sulle tortuose strade collinari.

La piccola Scrambler compie lo stesso passaggio: il telaio a traliccio è quello della Scrambler 800, serbatoio della Flat Track Pro, l’illuminazione caratterizzante e la strumentazione essenziale, uguali alle sorelle maggiori. La Sixty2 vanta, però, una serie di elementi unici, sviluppati appositamente.

A partire dalla grafica e il logo dedicato, con le 4 stelle, una per ogni 100cc di cilindrata, il nuovo forcellone in acciaio, la ruota posteriore ridisegnata con le razze incrociate d’ispirazione flat track, e il giro tubi basso dello scarico, completamente ridisegnato per mettere in mostra il bellissimo motore 400cc a L raffreddato ad aria, che riceve le stesse finiture e la lavorazione meccanica del 800.

Le sospensioni, i freni e la gomma posteriore sono stati ridimensionati in proposizione alle necessità di questa moto, con una forcella Showa tradizionale all’anteriore, e un monoammortizzatore Kayaba regolabile in precarico, al posteriore.

La gomma posteriore passa da 180/55 a 160/60 ed i freni sono affidati ad un disco singolo da 320 mm di diametro, accoppiato ad una pinza flottante a due pistoncini all’anteriore e al posteriore invece c’è un disco da 245 mm su cui lavora una pinza ad un pistoncino da 32 mm. Un aiuto da non sottovalutare è il sistema ABS Bosch presente di serie che evita il bloccaggio delle ruote in caso di frenate d’emergenza. Una piccola tra le grandi Con il nome che implora di essere hashtaggato e il carattere giovane e “urban”, la Sixty2 evoca l’epoca della creazione della prima Ducati Scrambler, nel lontano 1962.

Con la sua essenzialità e semplicità promette un divertimento disinvolto e richiama la cultura Pop degli anni sessanta.

Bella da vedere con tre colorazioni dedicate: Ocean Grey, Shining Black e, la sensazionale Atomic Tangerine.

Divertente da guidare con 41cv erogati a 8.750 giri/minuto ed una coppia di 34,3 Nm a 7.750 giri/minuto.

La prova su strada sarebbe pressoché identica a quella della Scrambler 800, con la stessa posizione in sella e lo stesso carattere frizzante e non minaccioso che fa nascere un’esperienza di guida facile e spensierata. Perfetta per i tragitti quotidiani in città, in mezzo al traffico, e piacevole nelle passeggiate fuori porta, guidata allegramente, dà un gran gusto, sorpassando di tanto in tanto moto di cilindrate superiori, anche proprio delle Scrambler 800. Nel traffico cittadino con le continue accelerazioni e frenate la moto non protesta ed i continui cambi delle marce non si rivelano per niente problematici.

Le manovre a basse velocità tra le macchine sono facili ed intuitive. Fuori porta, e oltre la terza marcia, la piccola Scrambler diventa interessante. Il motore dall’erogazione dolce permette di spalancare il gas senza conseguenze disastrose, e la ciclistica con l’interasse di 1.460 mm dona considerevole stabilità. Questa combinazione crea una moto che garantisce il divertimento a qualsiasi velocità senza mai mettere in difficoltà anche la motociclista meno esperta. La Sixty2, poi, non è fatta per spingersi ai limiti delle sue possibilità ma piuttosto per godersi un bel giro in compagnia degli amici e di vivere a pieno lo stile di vita proposto dalla Land of Joy di Ducati!

Verdetto Finale: una moto facile e divertente, sincera e ricercata nel design. Adatta a chi è alla ricerca di una prima esperienza motociclistica oppure a chi vuole godersi la moto in relax con tutto lo stile Ducati Scrambler.

Motomaniaca – Bella Litinetski

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