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Test Ride MT 09: The Dark of Japan – L’anima tricilindrica divertente

09/02/2017
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Dopo qualche anno di immobilismo in Yamaha, ad Iwata nasce la nuova ed innovativa tre cilindri, la tanto attesa MT 09. Un rinnovamento che poi ci ha regalato la MT 07 e la MT 10, tutta la gamma Tracer e le nuove Heritage che hanno ridato anima a casa Yamaha.

Sali in sella e ti ritrovi una moto compatta, manubrio largo, alto e vicino al busto del pilota e posizione di guida naturale, a metà fra la naked e il supermotard.
Con il suo motore tre cilindri in linea da 847cm3 capace di 115 cavalli a 10.000 giri, MT 09 ha un’erogazione fluida e corposa e si presenta come una moto sempre pronta, una moto che spinge, una moto che puoi usare con una marcia lunghissima a bassi regimi avendo sempre un’ottima risposta, così come con una marcia corta e un’uscita in curva ‘a candela’.

E’ presente il sistema D-MODE che offre tre mappature, A molto aggressiva con un effetto on-off migliorato negli anni, B che taglia la potenza,comoda con passeggero ed adatta a fondi bagnati e viscidi e STD, la versione standard intermedia.

Offre come optional l’ABS (sistema frenante anti-bloccaggio) che agisce separatamente sul freno anteriore e posteriore e l’unità idraulica si trova al centro del veicolo.

Il display digitale è provvisto di tachimetro, contagiri (zona rossa da 11250giri/min), orologio, indicatore livello carburante, indicatore eco (quando la moto viene guidata con il minor consumo), conta marce, modalità di guida (mappa) e un display multifunzione a scelta (totalizzatore km, due conta km parziali, temperatura liquido refrigerante, temperatura aria di aspirazione, consumo medio od istantaneo carburate).

MT 09 resta una moto molto maneggevole, permette di infilarsi tra una curva e l’altra con una facilità mai vista prima.

E’ una nuda divertente ed aggressiva per chi vuole tornare bambino, ci puoi andare forte ma allo stesso tempo è una moto facile che ti porta a guidarla con naturalezza e facilità.

Con l’impostazione da supermotard, non è la moto più sportiva che tu possa acquistare ma è un buon compromesso per chi la utilizza su strade di montagna e ogni tanto passa dall’autostrada calcolando che viaggi in quarta tranquillamente a 120 km/h.

MT 09 ha portato un netto cambiamento al mercato delle naked ed è stata l’inizio del cambio era della “jappo”, capace di far cambiare idea a molti utenti.

E’ una moto che si rivolge a chi ha già qualche km sulle spalle. Per un entry level è consigliatissima la ‘sorellina’ MT07.

COSA E’ CAMBIATO NEGLI ANNI

Con il modello 2016 viene introdotto, sul modello con ABS (a mercato si trova ancora il modello senza ABS ma sconsigliato), il controllo di trazione TCS, regolabile su due livelli o disinseribile (solo per utenti un po’ più esperti), sul primo livello permette ancora le impennate mentre sul secondo controlla molto l’apertura di gas in uscita alla curve ma tante volte appare troppo invasivo.

Nel modello 2017, vediamo un netto cambiamento estetico quali il doppio faro a LED, la strumentazione digitale molto più vicina al faro e rivisitata nelle spie. Il codino molto più snello e slanciato, faro a led e un porta targa in alluminio fissato al forcellone. Aggiunta dei pararadiatore laterali, frecce modificate e silenziatore leggermente cambiato.

Il peso in ordine di marcia sale di 2kg, passando dai 191 del modello precedente con ABS ai 193. La forcella ora è completamente regolabile con registri di compressione ed estensione disposti uno per stelo (la compressione è sul destro, l’estensione sul sinistro). Il mono posteriore resta invariato, ottimo su terreni scorrevoli, con qualche difetto su terreni sconnessi. Subisce una leggera modifica sul telaio e la sella diventa più ‘piatta’ ma più alta di 5mm rispetto alle versioni precedenti.

La MT09 resta al passo con i tempi e con l’introduzione delle nuove normative diventa Euro 4.

Viene introdotta la frizione antisaltellamento ed il quickshifter (cambio elettronico, già presente su MT10) che permette di ingranare le marce senza l’uso della frizione che però resta obbligatorio in fase di scalata.

Federica Pedrolini
Copyright MissBiker 2017

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