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Scrambler Full Throttle 800: credevo fosse solo una moto da bar

23/04/2019
Erika Bergamini
Pubblicato in: ,

Chi disprezza…

Ore 9:00 di un sabato mattina qualunque….non proprio qualunque! Esco per andare a fare la spesa e mi ritrovo “per caso” nella mia concessionaria Ducati di fiducia.

Entro e comincio ad ammirare il parco moto: le sportive sono da sempre il genere che amo.

Scambio quattro chiacchiere con l’addetto alle vendite e siccome ci conosciamo, gli racconto dei miei pesanti acciacchi e dell’intenzione di comprare una moto comoda e versatile, da poter utilizzare quotidianamente in base alle mie necessità.

Senza esitare il venditore mi propone la nuova Scrambler Full Throttle.

Inizialmente rimango un po’ scettica, amando le sportive (io possiedo una Ducati 848), lo Scrambler non rientra nello standard di moto che prediligo.

Mi accompagna verso la zona dedicata del negozio.

Appena la vedo, rimango folgorata dai nuovi colori della livrea 2019, inspirata dagli Scrambler del Flat Track utilizzati nel campionato americano: giallo e nero.

Mentre la osservo, inizia ad illustrarmela in maniera dettagliata.

Tabelle porta numero laterali (che adoro), copri sella passeggero rimovibile, sella in pelle nera con cuciture gialle a vista (a mio avviso un tocco di classe prettamente italiano) che una volta alzata nasconde una utilissima presa USB e una per il mantenitore di carica della batteria.

Oltre a queste 2 chicche c’è una nicchia porta documenti che contiene anche un piccolo astuccio porta attrezzi.

I cerchi sono in lega leggera: da 18″ all’anteriore, 17” il posteriore. Entrambi a 10 razze, lavorati a macchina con metallo a vista, anteriormente c’è un solo freno a disco; lo scarico è basso con doppia uscita, il faro a LED anteriore con DLR e quello posteriore con tecnologia LED a diffusione. Cosa molto inusuale ma utilissima, le frecce – anch’esse a LED – si spengono automaticamente dopo la svolta, al di sotto degli 80 km/h. 

Chiedo un’ultima informazione per quanto riguarda i consumi e anche in questo caso rimango stupita: percorre circa 22/23km con un litro di benzina.

Ok! Decido di provarla… In realtà dopo averla vista non c’è voluto molto a convincermi, tutto il resto voglio scoprirlo da sola.

Salgo in sella, il tempo di allacciarmi il casco e mi rendo conto che è comodissima, leggera e a portata di nanerottola come me (1,60): l’altezza da terra è di 798 mm.

Giro la chiave e la moto inizia a prendere vita: la strumentazione LCD è incorniciata elegantemente in alluminio e le marce vengono visualizzate sul display insieme all’indicatore di livello carburante.

Emozionata come una bambina il giorno del suo compleanno, premo start e accendo la moto, innesto la prima marcia, rilascio delicatamente la leva della frizione e finalmente si aprono le danze.

La sento subito veramente facile da guidare, la prima rotonda fila via che è un piacere: pare quasi che la moto faccia tutto da sola! Sicuramente gran parte del merito va alle ruota anteriore da 18″ e ad un bilanciamento dei pesi molto equilibrato.

Mi imbatto nel traffico cittadino ma riesco a divincolarmi agevolmente fra le auto ferme in coda: lo sterzo rende facile ogni manovra!

Riesco ad imboccare una strada meno trafficata e anche se l’asfalto non è dei migliori, gli ammortizzatori permettono alla mia schiena di non soffrire per i continui sobbalzi.

Esco finalmente dalla città e posso aumentare la velocità, l’aria inizia a dare fastidio sopra ai 130 km/h ma è una “nuda” quindi la cosa non mi stupisce e infastidisce più di tanto.

Le curve scorrono facili e veloci, i tornanti si riescono ad affrontare con estrema facilità  in quanto l’erogazione del gas all’uscita è garbata ma scattante. 

Guidarla mi da l’impressione di danzare con lei, leggera e leggiadra come una ballerina di danza classica ma con un animo rock che esce all’occorrenza.

Riesco a godermi appieno il mio giro perché mi sento perfettamente a mio agio con lei e quando mi rendo conto che stiamo diventando un tutt’uno e quindi una probabile associazione a delinquere, imbocco la via per ritornare alla base.

Parcheggio la moto, mi tolgo il casco e mi guardo nello specchietto retrovisore. I miei occhi parlano, descrivono silenziosamente ciò che il mio cuore ha provato in sella a questa creatura meravigliosa.

Dicono ciò che non avrei mai pensato di provare con questo genere di moto tanto lontana dalle mie amate super sportive.

I miei occhi dicono: è proprio vero, CHI DISPREZZA…COMPRA!

È diventata la mia compagna di viaggio dei prossimi anni.

 

Erika Bergamini
Copyright MissBiker 2019
Photo Credits Mirko Boss
Special Thanx to Ducati Verona

Erika indossa:
Giacca Ducati Redline
Stivali TCX Drifter
Guanti OJ

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