fbpx

Test Ducati Multistrada 1260s: a caccia di avventure!

04/07/2018
team
Pubblicato in: ,

L’iconica crossover della casa di Borgo Panigale è ormai diventata un vero e proprio brand all’interno della gamma Ducati. La famiglia Multistrada include la 950, il Multistrada Enduro e Enduro pro, il 1260, il 1260 Pikes Peak e, l’oggetto della nostra prova: il 1260S. Mentre gli altri modelli della famiglia multistrada puntano un po’ a specializzarsi nelle varie discipline, il Multistrada 1260s mira alla versatilità assoluta.
Il Ducati Multistrada 1260S si presenta come una moto tecnologica, comoda, che si adatta al tipo di utilizzo e allo stile di guida del(la) motociclista attraverso l’assetto, le mappe e le piccole regolazioni che permettono di personalizzare questa moto e rendere l’esperienza di guida veramente unica.
Il Motore
Al cuore di questa moto troviamo la Ducati Testastretta DVT 1262. Il motore DVT (Desmodromic Variable Timing) ottimizza le prestazioni agli alti regimi per ottenere la massima potenza, mentre ai medi e bassi regimi migliora la linearità di erogazione e incrementa la coppia. Grazie a questo sistema troviamo un motore che varia l’erogazione in modo continuo durante l’intera gamma di funzionamento dando il massimo in termini di prestazione e fruibilità con ogni numero di giri. Grazie alla nuova cilindrata portata ora a 1262 cm3, l’85% della coppia è già disponibile al di sotto dei 3.500 giri/minuto con un innalzamento della curva del 18% a 5.500 giri/minuto rispetto al modello precedente. Tradotto in termini pratici, abbiamo più coppia nella fascia dei giri più utilizzata rendendo la potenza del motore più lineare per una guida più fluida e divertente.

Per raggiungere questa nuova cilindrata è stata aumentata la corsa dei pistoni: passata da 67,9 e 71,5 mm. Il sistema DVT è stato poi ricalibrato per massimizzare l’erogazione della coppia ai medi e bassi regimi e questo ha portato ad avere una potenza massima di 158 CV a 9.750 giri/minuto e una coppia massima di 13,2 kgm a 7.500 giri/minuto. È cambiato anche il leveraggio del cambio diventando più corto per un’azione più diretta e precisa negli innesti. Per migliorare ancora la guidabilità ed offrire un’esperienza fatta “su misura” è stata rivista completamente la calibrazione motore differenziando l’erogazione di coppia in ciascun Riding Mode a seconda della marcia inserita. Anche la gestione del freno motore adesso è differenziata per ogni singola marcia migliorando ancora la facilità di guida.

Il telaio

Il motore si trova alloggiato in una nuova ciclistica composta da un nuovo telaio e un forcellone più lungo. L’angolo di sterzo passa da 24° a 25° mentre il forcellone, nuovo anch’esso, è più lungo di 48 mm. Queste modifiche hanno aumentato l’interasse di 55 mm – una modifica che, assieme alle tarature specifiche delle sospensioni, contribuisce a rendere la moto agile e guidabile, più stabile tra le curve anche a carico pieno.

Sospensioni – appesi dal cielo con il sistema Skyhook Evolution:

Il sistema Skyhook Evolution presente sulla versione S ci permette di tarare le sospensioni elettronicamente secondo il carico sulla moto (pilota, pilota + bagagli, pilota + passeggero, ecc) e secondo il Riding Mode selezionato, regolando anche i freni idraulici all’interno delle sospensioni, seguendo i dati acquisiti dai sensori in fase di guida e in tempo reale.

Il sistema è composto da una forcella Sachs da 48mm con cartuccia pressurizzata con scorrimento degli steli a basso attrito. Un sensore controlla il lavoro dell’ammortizzatore posteriore, anch’esso di Sachs, e un software dedicato gestisce i dati che provengono dalla piattaforma inerziale (IMU) utilizzando nuovi algoritmi di elaborazione. Regolando il freno idraulico in estensione e in compressione in modo continuo, questo sistema garantisce un equilibrio della moto grazie ad un approccio di controllo semi-attivo. In pratica il sistema permette di mantenere un assetto costante indipendentemente dal fondo stradale, aumentando in maniera significativa non solo il comfort e la sicurezza, ma donando anche una sensazione particolare di equilibrio.

Come intuibile da suo nome “Skyhook” la sensazione è come se la moto fosse sospesa da un punto nel cielo, equilibrando la risposta delle sospensioni su ogni tipo di manto stradale e limitando lo spostamento dei carichi durante le frenate e le accelerazioni.

Grazie a questo sistema è possibile ovviare alle problematiche create dagli assetti troppo morbidi o troppo rigidi, avendo un sistema che si ricalibra in tempo reale, offrendo la risposta adatta in tutte le situazioni.

Potenza frenante

L’impianto anteriore della Multistrada 1260 è composto da pinze radiali monoblocco Brembo a 4 pistoncini da 32 mm, pompa radiale con leva regolabile, doppio disco anteriore da 320 mm. Al posteriore troviamo invece un singolo disco da 265 mm di diametro su cui lavora una pinza flottante, sempre Brembo. Nella versione 1260 S l’impianto frenante è stato ulteriormente potenziato, adattandolo direttamente dalle Superbike di casa Ducati: dischi da 330 mm di diametro all’avantreno abbinati a pinze Brembo M50, del tipo monoblocco radiale a 4 pistoncini.

A questo impianto frenante è integrato il sistema Bosch ABS 9.1ME Cornering, parte integrante del Ducati Safety Pack (DSP). L’ABS Cornering sfrutta la presenza della piattaforma inerziale Bosch per dosare in modo ottimale la potenza frenante della ruota anteriore e di quella posteriore anche in situazioni critiche o con la moto in piega. Il Multistrada 1260s sfrutta un sistema di frenata combinata tra l’anteriore e il posteriore (Electronic Combined Braking System) ottimizzato per i Riding Mode Urban e Touring (con intervento ridotto nella modalità Sport). Il sistema di frenata combinata aumenta la stabilità in frenata utilizzando quattro rilevatori di pressione per dividere la potenza frenante in modo ottimale fra anteriore e posteriore. Concepita per migliorare il controllo del pneumatico posteriore nelle frenate violente, la funzione “antisollevamento” dell’impianto ABS è pienamente attiva nei Riding Mode Urban e Touring mentre viene disattivata per l’uso in modalità Sport e Enduro.

Oltre al pacchetto sicurezza ormai presente regolarmente sui modelli Top della Ducati, come il DTC (Ducati Traction Control), DQS up&down (cambio rapido bidirezione) e l’ABS avanzato, qui troviamo sistemi tecnologici studiati per rendere la guida ancora più sicura e confortevole: Wheelie Control, un sistema di monitoraggio della pressione delle gomme (disponibile come accessorio), e un Multimedia System che consente a collegare la moto con lo smartphone per sfruttare le principali funzioni multimediali. Inoltre gli accorgimenti come una sella pilota regolabile in altezza, il faro anteriore full LED con Ducati Cornering Lights (DCL) e il maniglione ridisegnato per il passeggero curano tutti gli aspetti della guida e dell’utilizzo della moto.


ESPERIENZA DI GUIDA
Ecco che si arriva all’esperienza di guida, anzi, 4 esperienze profondamente diverse guidate dai 4 riding mode, le mappature che determinano il carattere, la risposta e le prestazioni del Multistrada.

Selezionando il Riding Mode Sport, il Multistrada si sveglia e il display TFT si colora di rosso preannunciando quello che seguirà una volta si apre il gas. Il nuovo motore Ducati Testastretta DVT scatena la piena potenza di 158 CV, con una coppia di 129,5 Nm ed un assetto sportivo delle sospensioni. Questo Riding Mode è caratterizzato anche da un intervento ridotto del Ducati Traction Control e del Ducati Wheelie Control e da un livello 2 dell’intervento ABS con rilevamento del sollevamento della ruota posteriore disattivato ma con la funzionalità cornering attivata. Il ruggito del motore, lo scoppiettio in scalata e la reattività della moto in questo riding mode rischiano di creare un certo grado di dipendenza. Il Multistrada 1260s si dimostra credibile nelle sue prestazioni sportive e l’unico compromesso si rivela nel pneumatico di serie (Pirelli Scorpion Trail 2) che ha i suoi limiti nella guida sportiva su strada e, con il livello ridotto del DTC, si presta a piccoli slittamenti del posteriore in fase di accelerazione. È evidente che con una gomma sportiva dedicata l’esperienza di guida sportiva con il Multistrada 1260s sarebbe stata molto vicina a quella che si ha con una maxinaked. Un punto a sfavore in questa mappa è la precisione del Quick Shift, che man mano che la moto viene spinta e arriva a temperature più alte diventa meno preciso negli innesti. Una cosa facilmente rimediabile passando a scalare con la frizione e continuando a spingere fino ad arrivare in cima al passo – o a vincere la gara di Pikes Peak.

Cambiando un po’ il tono, ma non la potenza, troviamo la moto più educata e tranquilla con il Riding Mode Touring: questo è stato quello che ho utilizzato per la maggior parte del test.

In questo Riding Mode la potenza massima rimane di 158 CV ma l’erogazione del motore è più morbida e progressiva. Il livello dell’intervento del DTC e DWC è aumentato per assicurare maggiore sicurezza e controllo in fase di accelerazione. L’ABS è settato su un livello intermedio, rilevamento del sollevamento della ruota posteriore attivato, l’ottimizzazione della frenata combinata e funzione Cornering attiva. Nelle versioni S, viene programmato automaticamente un assetto delle sospensioni ideale per lunghi tragitti a garanzia del massimo comfort per pilota e passeggero. In questo Riding Mode la sensazione della moto è assestata e stabile. Piacevole e composta nelle frenate e rotonde nella fase di curva. L’accelerazione è potente e lineare meno “violenta” rispetto alla modalità sport. Durante la guida la sensazione è che la moto è sempre pronta: pronta ad accelerare, a cambiare direzione o a frenare senza causare troppi problemi o movimenti delle ciclistica. La mappatura Touring è veramente eccellente e bilanciata permettendo al pilota di rilassarsi e invita a divorare decine e centinaia di chilometri di strada.

Riding Mode Urban veste il Multistrada in giacca e cravatta, forse anche un paio di mocassini. L’erogazione viene ridotta a 100 CV e nelle versioni S il setting delle sospensioni è perfetto per superare agevolmente i frequenti ostacoli cittadini (dossi, tombini, ecc.) Il DSS si riconfigura ancora una volta per gestire al meglio questi continui cambi di superficie. DTC e DWC passano al livello di intervento molto elevato. L’ABS è settato sul livello 3. Questo è il Riding Mode che ho utilizzato per il meno: è utile, ma ancora più utile è il fatto che si può ritornare ad un Riding Mode più performante senza dover fermare la moto.

Riding Mode Enduro. Sfogliando il menù del quadro strumenti, nella posizione più bassa troviamo il Riding Mode Enduro. A differenza degli altri riding mode, appena seleziono questa modalità, sento le sospensioni che aumentano il precarico e il mio piede che piano piano tocca la terra con una parte sempre più vicina alle punta. Questa modalità prevede una potenza del motore di 100 CV e l’intervento dello Skyhook riconfigurato per una gestione specifica. I sistemi DTC e DWC passano al livello inferiore di intervento ed l’ABS è settato sull’interazione di livello 1, idonea all’uso offroad su terreni a bassa aderenza con funzionalità di rilevamento del sollevamento della ruota posteriore disattivata, la funzionalità Cornering disattivata e ABS sulla ruota posteriore disabilitato.

All’interno delle singole Riding Mode le regolazioni e gli assetti sono ulteriormente configurabili come elementi singoli grazie ad un ulteriore menù: si possono calibrare nei minimi dettagli gli interventi dell’elettronica, la personalizzazione delle sospensioni e la risposta del motore con pochi click dai comandi presenti sul manubrio.

Con il Multistrada 1260s girando la manopola dell’acceleratore la risposta cambia profondamente a seconda della Riding Mode selezionata. La moto si trova a suo agio in ogni condizione e si presta anche per l’utilizzo quotidiano soprattutto grazie alle comode e capienti borse laterali.
Con la sella regolabile ho trovato che la dimensione della moto era pienamente gestibile anche con la mia altezza di soli 160 cm ma, essendo una moto ingombrante, necessita comunque di un po’ di esperienza nelle manovre a basse velocità e negli spostamenti da ferma.

Forse ci vorrebbero 4 recensioni diverse per i 4 caratteri diversi del Multistrada 1260s ma una cosa rimane sicura: il divertimento e una sensazione impareggiabile del controllo della strada sono sempre assicurati.

Ci piace: il comfort, la versatilità e l’alto livello delle finiture della moto. La possibilità di adattare e regolare ogni minimo dettaglio per rendere la moto esattamente come la vogliamo, a partire dall’altezza della sella.

Ci piace meno: la risposta del DQS in scalata nella modalità sport.

Bella Litinetski – Motomaniaca
Foto: Idan Greenberg

Casco: Scorpion ADX-1/ Premier Monza Retrò
Scarpe: TCX Rush / Stivali Alpinestars Gp-Plus
Jeans: PMJ
>Giacca: Rev’it Xena / Spidi
Guanti: Held Myra

articoli correlati

Complimenti! Il tuo articolo è stato aggiunto al carrello!